Volkswagen domina Stellantis: il confronto è impietoso

M Magarini
Stellantis sbiadisce in confronto al confronto col Gruppo Volkswagen, non solo nelle vendite: i punti di forza del colosso tedesco
Stellantis

L’industria automobilistica è in piena transizione verso l’elettrico, e due colossi, Stellantis e Volkswagen, si contendono il dominio di mercato. Sulla carta, i due gruppi appaiono simili, il che è anche vero in termini di know-how tecnico e di capacità finanziaria. Inoltre, condividono lo stesso obiettivo: mantenere la quota di mercato vitale per sopravvivere in un contesto sempre più competitivo. Ma, come segnala Il manifesto, ci sono delle grosse differenze tra le parti.

Stellantis, la sfida a Volkswagen è ancora lontana

Stellantis Carlos Tavares

Innanzitutto, la potenza tedesca ha sorpassato la rivale nel Vecchio Continente, ed è ora lei il leader del mercato. Il divario si è ampliato nel recente periodo, determinato dalla crescita del 18,5% di VW nelle vendite di auto elettriche, contro l’11% di Stellantis. La prima ha raggiunto l’obiettivo anche grazie a una gamma più ampia, in particolare di SUV, la tipologia di vettura predominante al giorno d’oggi.

Mossa dal desiderio di primeggiare sul resto della concorrenza, VW sta investendo pesantemente in nuovi stabilimenti e tecnologie per la fabbricazione di BEV. Al contrario, Stellantis, frutto della fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot, deve ancora trovare la propria dimensione. Quanto sta accadendo in Italia probabilmente nemmeno la aiuta, almeno a livello di immagine pubblica. Perché se è vero che il Lingotto è nato lungo la nostra penisola, nel recente periodo sono emerse delle criticità. Ai quali ha quantomeno contribuito, attraverso una serie di decisioni discutibili, come quella di localizzare la realizzazione di Panda e Topolino, rispettivamente in Serbia e Marocco.

In generale, la fusione ha creato un gruppo con una struttura complessa, che potrebbe aver rallentato il processo di innovazione. Alcuni brand devono ancora lanciare la loro prima vettura del nuovo corso, ad esempio Lancia, che prossimamente immetterà in commercio la rinnovata Ypsilon. Complice l’opportunità di usufruire delle economie di scala, l’azienda torinese alzerà il tiro e proverà a insediarsi nel territorio europeo. I confini nazionali risultano stretti, e un prodotto di qualità premium avrebbe il potenziale per comportare un cambio di passo.

Colmare il gap con Volkswagen sul fronte delle full electric e della tiratura è essenziale per rimettersi sotto. Un approccio armonioso nei confronti dei brand sarebbe altrettanto utile, senza rischiare la cosiddetta cannibalizzazione interna. L’identità di certe realtà rimane piuttosto confusa, e sarebbe opportuno definire finalmente i contorni.

Comunque, VW ha pure un vantaggio nell’endotermico. Mentre scriviamo conta 54 modelli a benzina, contro i 46 di Stellantis. Il budget di 1,7 miliardi di euro stanziato da Wolfsburg per consolidarsi in Sud America è altrettanto di buon auspicio. In uno scenario abbastanza desolante, una nota positiva sussiste: il peso attribuito a Lamborghini, al centro del revamping elettrico dell’impianto di Sant’Agata Bolognese. In definitiva, il tricolore costituisce un terreno di conquista nel caso di entrambe le potenze dei motori.

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