Volvo prepara una seconda generazione di batterie per il 2025

Andrea Senatore Foto Autore
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Volvo non ha esitato un attimo ad investire ingenti capitali nello sviluppo di batterie per la loro completa elettrificazione. La seconda generazione di queste offrirà un notevole miglioramento della loro densità energetica, qualcosa che avrà un impatto diretto sull’autonomia. Oltre a questo, l’aumento del suo volume di produzione e il riciclaggio dello stesso favoriranno la riduzione dei costi. Inoltre si parla di autonomie che saranno di circa 1000 chilometri con una sola carica.

Volvo è sulla buona strada per la completa elettrificazione della sua gamma entro il 2030, nonché con l’obiettivo di diventare un’azienda a emissioni zero già nel 2040. E per questo, la costruisce sia con un buon supporto aziendale – sia con la tua appartenenza al gruppo Geely – come con un grande investimento nello studio e nello sviluppo di nuove batterie. Tuttavia, e sebbene altri produttori optino per quelle a stato solido , in Volvo preferiscono concentrarsi sull’ottimizzazione di quelle agli ioni di litio. In questo senso il grande passo è stato compiuto lo scorso giugno con l’acquisizione della società Northvolt, con collegamenti nella Silicon Valley.

Un investimento dal quale sperano di ripagare con la seconda generazione delle loro batterie agli ioni di litio, che dovrebbe raggiungere il mercato entro mezzo decennio. Lo sviluppo dove si sta lavorando si trova nella parte della batteria attualmente in uso, formata da un catodo a base di nichel e cobalto e un anodo di grafite. Questo nuova lavorazione dovrebbe vedere ridotta la quantità di cobalto – cosa che renderebbe il tutto più economico – e aggiungerebbe silicio all’anodo, migliorando così la densità energetica, cioè più kilowattora in meno spazio . Uno sviluppo che, in un primo momento, è stato orientato al settore aeronautico piuttosto che al settore automobilistico.

Ad esempio, dall’azienda assicurano un aumento del 70%in termini di autonomia rispetto a quanto offrono le batterie attualmente in uso. Inoltre, l’utilizzo di materiali più comuni consentirà di aumentare la produzione: Northvolt ha già uno stabilimento in grado di fornire 150.000 veicoli all’anno e ne sta già costruendo un altro con capacità fino a 500.000. Questi volumi, insieme al riciclaggio delle batterie, consentiranno di ridurre i costi dei modelli elettrici e di equipararli a quelli dei modelli a combustione quando questa tecnologia arriverà sul mercato, presumibilmente, per mano della nuova XC90.

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