Contrariamente a quanto previsto inizialmente, le future Alfa Romeo Stelvio e Giulia Quadrifoglio potrebbero non essere esclusivamente elettriche. A riaccendere le speranze degli appassionati è Santo Ficili, amministratore delegato del marchio, che in una recente intervista rilasciata a Top Gear ha lasciato intendere che il leggendario badge Quadrifoglio potrebbe continuare anche con motori a combustione interna.
Alfa Romeo Stelvio e Giulia Quadrifoglio potrebbero restare a combustione: il marchio apre a tutte le opzioni

“Mantenere vivo lo spirito del Quadrifoglio è un mio obiettivo personale”, ha dichiarato Ficili. “Può essere elettrico, perché no? Ma può anche essere a combustione interna”. Una frase che apre la porta a scenari finora messi da parte, soprattutto dopo le dichiarazioni dell’ex CEO Jean-Philippe Imparato, che nel 2023 aveva parlato di versioni 100% elettriche da circa 1.000 cavalli, proiettando le nuove Quadrifoglio nella sfera delle supercar.
L’idea di mantenere anche opzioni con motore termico o ibrido ad alte prestazioni, seppur con potenze inferiori rispetto alla possibile variante full electric, sta prendendo sempre più piede. Non è ancora chiaro se verrà confermato l’attuale V6 biturbo oppure se Alfa Romeo potrà contare sul V6 Nettuno di Maserati, in virtù della futura sinergia tra i due marchi.

Questa apertura è stata accolta con favore dai fan del marchio, molti dei quali avevano espresso delusione per la prospettiva di un passaggio esclusivo all’elettrico sulle versioni top di gamma. Una scelta che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere tra le cause del ritardo nel debutto dei due nuovi modelli, inizialmente previsto per il 2025 e 2026, e ora rimandato non prima del 2027.
Anche per le versioni Quadrifoglio, quindi, il marchio sembra orientarsi verso un approccio multi-energia, mettendo sul piatto diverse opzioni e lasciando ampia libertà di scelta ai consumatori.