Con Stellantis che sta concentrando gran parte delle sue energie sul Nord America, arrivando sl mercato con importanti novità per marchi come Ram, Dodge e Jeep, alcuni marchi europei (Alfa Romeo e Lancia, per citarne due che ci interessano particolarmente) sembrano star soffrendo, specie per la direzione da prendere in questa Europa ancora in balia dell’indecisione.
In tutto questo, che fine fa la proposta italiana nel mondo? Sul lusso, abbiamo avuto un assaggio con la BottegaFuoriserie di Alfa Romeo e Maserati. Lancia, invece, sta attraversando quella fase successiva tipica di un “rilancio fallito”. Alfa Romeo recentemente è stata costretta a dover tirare il freno a mano: sui modelli attuali, la Giulia e lo Stelvio, infatti, resisteranno a listino fino al 2027. Si vocifera anche un rinnovo delle acclamate versioni Quadrifoglio, ma potrebbe non bastare.
Fortunatamente, quando la realtà ingegneristica fallisce, intervengono gli artisti della CGI che, in fatto di Alfa Romeo, si stanno dando molto da fare negli ultimi mesi. Tommaso D’Amico (tda_automotive), acclamato maestro del digitale, ha creato una soluzione al problema Giulia, proponendo un progetto di design per l’Alfa Romeo Giulia “Mako” del 2027.

L’idea è semplice, perché anziché puntare solo sulle prestazioni estreme tipiche del Quadrifoglio, si suggerisce ad Alfa Romeo di lanciare una sportiva da strada focalizzata su maneggevolezza e look accattivante. Prendendo il nome dallo squalo mako, questa berlina italiana vira decisamente verso un tema blu.

Il designer ha modificato la griglia con lo scudetto Alfa Romeo e i fari LED con un tema bluastro, coerente con il nome dal richiamo marino. Il paraurti è stato rielaborato con prese d’aria più grandi, mentre sul posteriore spicca un’elegante barra luminosa a LED a tutta larghezza, anch’essa in un suggestivo blu scuro. D’Amico ha immaginato anche un cruscotto completamente rielaborato per l’abitacolo.

In attesa che Stellantis si accorga dell’esistenza del marchio, andando ben oltre i risultati del crossover Junior, per ora dobbiamo accontentarci di ammirare le soluzioni virtuali e di sperare che il design di questa Giulia Mako possa ispirare un vero e proprio restyling. Perché, diciamolo, di berline del Biscione ne abbiamo disperatamente bisogno.
