Antonio Filosa ha una sola occasione per risolvere la crisi di identità del gruppo Stellantis

La complicatissima guida passa a Antonio Filosa, che vanta una solida esperienza internazionale e una conoscenza profonda del gruppo.
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Stellantis, conglomerato globale che unisce storici brand europei, americani e perfino una divisione cinese, ha da poco annunciato un’importante novità al vertice. Si tratta di un mosaico industriale difficile da gestire, fatto di culture, strategie e mercati spesso in contrasto tra loro. Dopo il fallimento della precedente gestione, la responsabilità di tenere insieme questi tasselli ora ricade su Antonio Filosa, ex CEO di Jeep e attuale COO per le Americhe.

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Quella di Stellantis, neanche a dirlo, è una storia lunghissima. Come si è arrivati a creare questo gigante? Il suo percorso affonda le radici negli anni Settanta, quando la francese Renault investì in AMC per salvare il marchio Jeep. Il progetto fu bruscamente interrotto dall’assassinio del CEO di Renault. AMC fu poi assorbita da Chrysler, che tentò vari esperimenti, tra cui la fusione con Daimler e infine con Fiat. Fiat, a sua volta, era una sorta di “collettore” dei grandi marchi italiani in crisi.

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Dopo la Grande Recessione, l’unione con Chrysler diede vita a Fiat Chrysler Automobiles (FCA), guidata dal carismatico Sergio Marchionne. Il manager italo-canadese trasformò l’azienda, ma dopo la sua morte nel 2018, il gruppo perse direzione. La fase successiva fu la fusione con PSA Peugeot-Citroën, portando alla creazione di Stellantis: una società con sede legale nei Paesi Bassi, partecipazioni governative francesi, debiti americani e radici italiane. Una combinazione quanto mai esplosiva.

Carlos Tavares, ex numero uno di Peugeot, è stato il primo CEO. Nonostante buoni risultati iniziali durante la pandemia, la sua gestione è diventata sempre più controversa. L’assenza di un piano di integrazione tra i marchi ha portato a tensioni con partner, sindacati e clienti. È stato allontanato alla fine del 2024, quando tra i nomi di spicco figurava già quello di Antonio Filosa.

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Ora, appunto, la complicatissima guida passa a Antonio Filosa, che vanta una solida esperienza internazionale e una conoscenza profonda del gruppo. “Abbiamo i brand più iconici dell’automotive, una tradizione secolare e persone di straordinario talento”, ha dichiarato. Ma la sfida è immensa: dai rapporti con i concessionari ai delicati equilibri sindacali, fino alle scelte strategiche su quali dei 15 brand continueranno a esistere.

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Antonio Filosa ha però già dimostrato una cosa: il futuro di Stellantis passa soprattutto dal Nord America, dove si costruiscono i veri profitti del gruppo. Le radici italiane, allo stesso tempo, potrebbero garantire una rinnovata centralità del Bel Paese e dei suoi stabilimenti per il rilancio europeo di grandi marchi oggi in un turbinio di tentativi e ritardi, tra cui Alfa Romeo, Maserati e la stessa (una volta grande) Fiat.

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