BMW: meno possibilità di scelta per una maggiore efficienza

M Magarini
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La corsa all’elettrificazione rimane onerosa anche per le Case. Almeno fin qui, le fasi di ricerca, sviluppo ed ingegnerizzazione di una vettura “alla spina” non sono a buon mercato per i Costruttori. Al fine di non intaccare i margini di profitto, perciò, i brand devono inevitabilmente adottare delle piccole accortezze e BMW ne è un chiaro esempio. La compagnia tedesca ha, infatti, annunciato che ridurrà le possibilità di personalizzazione dei propri modelli nel prossimo futuro.

BMW: la comunicazione del Chief Financial Officer in una nota

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Il CFO (Chief Financial Officer) di BMW, Nicolas Peter, ha rivelato i piani del marchio in un’intervista concessa al Financial Times. A detta del manager bavarese, determinate combinazioni di accessori e colori selezionati da una ristrettissima cerchia di acquirenti costituisce un fardello ingombrante in termini di operatività. Un “prezzo” che, allo stato attuale delle cose, il colosso dell’automotive non ha modo di sobbarcarsi, dato il bisogno di mantenere le relative fabbriche in perenne efficienza.

Sempre secondo Peter, le minori personalizzazioni avranno un basso impatto sulle vendite. Sulla carta avrebbero la facoltà di non customizzare alcuna vettura senza perdere manco un cliente. Occorre mettere in cima alle priorità l’efficienza e il risparmio delle risorse.

Attualmente, la gamma di personalizzazione dei brand del Gruppo BMW è abbastanza ampia. Il programma Individual, per esempio, contempla accessori, rivestimenti e colori extra rispetto alla lista tradizionale. Tuttavia, le possibilità oggi offerte subiranno una cospicua riduzione un domani.

Comunque, BMW non è la prima ad assumere una simile decisione. La connazionale Mercedes fabbrica unicamente veicoli con trasmissione automatica, mentre Volvo propone, per tutto il suo range di 7 modelli, appena due unità termiche a 4 cilindri.

Attraverso l’operazione, il fine del marchio bavarese è pure di far salire la quota di modelli elettrici venduti. Il Costruttore dovrebbe chiudere quest’anno con 100 mila esemplari a zero emissioni a livello globale e desidererebbe raddoppiarle nel 2022, purché la carenza dei chip non lo impedisca.

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