L’Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale) rende noti i numeri terribili sui sinistri causati da automobilisti senza patente in Italia. Siamo a 3.536 incidenti mortali in 12 anni, ossia dal 2016 al 2024, come spiega Luigi Altamura, comandante Polizia Municipale di Verona. Erano senza licenza perché mai conseguita oppure in seguito a sospensione o revoca della stessa dopo un’infrazione grave (come la guida sotto l’effetto di droghe) o gravissima. In più, si è raggiunta quota 70.001 feriti gravi.
Nel 2022 c’è stato un picco di morti, ben 342, oltre il 10% del totale dei decessi sulle strade italiane. Un fenomeno perciò in crescita. La legge 41/2016 ha introdotto la guida senza patente come aggravante dell’omicidio stradale e delle lesioni personali stradali, ma evidentemente la norma fa poca paura. Il 2024 ha visto ancora un picco record di feriti, 9.218. A differenza dei decessi, il numero dei feriti mostra una tendenza generale all’aumento, specialmente negli ultimi anni. Dopo un periodo iniziale di relativa stabilità (2013-2020, con una media di circa 4.800 feriti, escluso il minimo di 4.366 nel 2016), si è registrato un forte incremento a partire dal 2021 (6.924).
Boom automobilisti senza patente in Italia: cosa può esserci alla base degli incidenti
È sempre complicato stabilire con precisione tutti i fattori che concorrono a una sinistrosità così spaventosa. Tuttavia è doveroso partire da questo spartiacque: la depenalizzazione del reato di guida senza patente è entrata in vigore il 6 febbraio 2016 col Decreto legislativo 15 gennaio numero 8. Prima, costituiva reato contravvenzionale.
La sanzione per la guida senza patente ammonta a 5.100 euro, col fermo amministrativo del veicolo per tre mesi.
Solo se si è colti nuovamente alla guida senza patente nel biennio, per cui con la recidiva, scatta la denuncia penale che può portare alla sanzione dell’arresto fino ad un anno e alla confisca del veicolo. Nei confronti del proprietario del veicolo o di chiunque abbia la materiale disponibilità dello stesso, salvo che la circolazione sia avvenuta contro la sua volontà, verrà contestato l’incauto affidamento che prevede una multa di 397 euro.

La depenalizzazione voluta dal legislatore nel 2016, con effetti deflattivi sui procedimenti penali, sta portando a un preoccupante aumento dei casi. Nel 1999 la norma fu depenalizzata e nel 2007 tornò ad essere reato, a causa dei dati molto negativi degli incidenti in Italia. Poi nuova retromarcia nel 2016. Se i processi sono diminuiti, i dati del 2024 ci devono far preoccupare tutti, anche per le fughe dopo incidente stradale con molti pirati privi di patente, dice Giordano Biserni, presidente Asaps.
Recidiva, che guaio
Per avere la recidiva, servono due segnalazioni. Ma occorre una banca-dati delle violazioni tra tutti gli organi delle Forze dell’Ordine. Le Polizie Locali non accedono allo SDI Sistema D’Indagine Interforze del ministero dell’Interno, dove vengono inserite anche violazioni, e pertanto una eventuale seconda sanzione per guida senza patente nel biennio – contestata da altro organo – quasi mai vedrà scattare la notizia di reato in Procura. In queste condizioni, con normative poco efficaci, diviene difficilissimo fare sicurezza stradale.
