Unione Europea a lezione di auto elettrica dalla Cina. Il Dragone applicherà il primo standard mondiale obbligatorio sull’energia delle auto elettriche dal 1° gennaio 2026: limite di 15,1 kWh/100 km per mezzi da due tonnellate circa, secondo quanto riportato dalla China Central Television e citato da IT Home. Parliamo di consumo energetico dei veicoli elettrici con un obbligo che sostituisce il precedente quadro normativo raccomandato, conferendo forza legale diretta ai modelli di nuova produzione.
In Ue, non esiste ancora una legge identica a quella appena varata da Pechino. Da noi siamo rimasti alle emissioni di CO2. Poiché i veicoli elettrici hanno emissioni locali pari a zero, vengono considerati conformi per definizione al piano Fit for 55, che prevede il bando dei motori termici entro il 2035. Nel Regno di Mezzo sono infinitamente avanti: esistono le premesse per un ultra boom delle BEV, con colonnine veloci, elettricità a prezzi ragionevoli, prezzi delle macchine abbordabili. E niente manie sulla CO2, non un inquinante, ma un climalterante.
La Cina dà lezioni di auto elettrica all’Europa: che differenza
In UE, l’obiettivo principale è la decarbonizzazione. Si spinge verso l’elettrico per eliminare i gas serra, a prescindere da quanta elettricità l’auto consumi effettivamente per muoversi. Prezzo dell’elettricità stellare perché non si compra più il gas low cost della Russia. Poche colonnine, spesso vandalizzate. Prezzi delle macchine a batteria assurdi. Si impone l’elettrico senza fornire il quadro corretto affinché quella tecnologia sfondi. In Cina invece il target è l’efficienza tecnologica. Pechino vuole forzare i produttori a ottimizzare aerodinamica, pesi e motori elettrici per evitare che le auto diventino inefficienti a causa di batterie sempre più pesanti.
Dipende dal peso
Lo standard cinese stabilisce soglie vincolanti di consumo elettrico differenziate in base al peso a vuoto del veicolo e alle caratteristiche tecniche. I regolatori hanno dichiarato che i limiti sono stati fissati dopo aver valutato l’attuale consumo energetico delle auto elettriche, il potenziale delle tecnologie di risparmio energetico, considerazioni sul controllo dei costi e le prestazioni di categorie speciali di veicoli. Rispetto alla precedente versione raccomandata, il nuovo standard obbligatorio inasprisce i requisiti di consumo energetico di circa l’11%. Introduce inoltre indicatori differenziati che riflettono le variazioni negli scenari di utilizzo dei veicoli e nelle soluzioni tecniche, per adattarsi a diversi percorsi di sviluppo dei prodotti e guidare la ricerca futura sulle tecnologie di efficienza.
Due conti
Per le auto passeggeri puramente elettriche con un peso a vuoto di circa due tonnellate, il nuovo requisito fissa un consumo massimo di elettricità di 15,1 kilowattora per 100 chilometri. Le autorità hanno affermato che, a seguito degli aggiornamenti tecnici, si prevede che i veicoli con la stessa capacità della batteria vedranno un aumento medio di circa il 7% dell’autonomia di guida grazie al ridotto consumo energetico. La normativa si applica specificamente ai veicoli passeggeri puramente elettrici. Non copre i modelli ibridi plug-in o gli ibridi ad autonomia estesa (EREV): sono macchine termiche.

Cosa faranno le Case
Per i principali produttori cinesi come BYD e Geely, il nuovo regolamento formalizza soglie di efficienza che molti dei loro modelli più recenti già soddisfano. I veicoli conformi possono continuare la produzione con modifiche minime, mentre i modelli non conformi potrebbero richiedere aggiornamenti tecnici o essere rimossi dalla produzione e dall’idoneità alle esenzioni fiscali. Lo standard colpisce i veicoli della classe delle due tonnellate e altri modelli più pesanti, spingendo le Case automobilistiche a dare priorità ai miglioramenti dell’efficienza energetica su tutte le piattaforme per rimanere competitive.
