BYD lancia due ibride plug-in in Germania: strategia d’invasione

La cinese BYD nel 2025 proporrà altri due modelli ibridi plug-in in Germania: qual è l’intelligente strategia.
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Build Your Dreams costruisce i sogni in Germania, lanciando due ibride plug-in nel 2025, come ha dichiarato alla Reuters Maria Grazia Davino, responsabile per il Paese tedesco e numerosi altre nazioni dell’Europa centrale. Straordinaria la strategia d’invasione cinese, che intercetta i desideri degli europei: macchine termiche con motore a benzina più batteria ricaricabile (PHEV), vetture con propulsore tradizionale a combustione ultra moderno unito a un parte a corrente. Altro che tutto elettrico (BEV), visto maluccio in Europa, considerando che nel 2025 siamo al 15% di quota di tutti i Gruppi nonostante le pressioni delle lobby ultra verdi per il Green Deal UE. 

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BYD lancia due ibride plug-in in Germania: adorato benzina

“Non tutti sono pronti per l’elettrico. Abbiamo bisogno di qualcosa di diverso per convincere il cliente – ha affermato Davino -. Ogni mese, troviamo il miglior equilibrio tra ciò che il cliente desidera e ciò che rende la distribuzione di successo”. E qui si vuole un powertrain a benzina più elettrico proiettato nel futuro con sapienza, senza ansia da ricarica in un Vecchio Continente che non si ringiovanisce: poche colonnine, lente, distribuite male, scollegate, vandalizzate. E prezzi degli elettroni stellari con le bollette di gas e corrente che volano.

Riorganizzazione BYD

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Il Gruppo sta riorganizzando le sue attività in Europa dopo i primi passi falsi nella regione, tra cui la carenza di concessionari, la scarsa conoscenza del territorio e una gamma di veicoli senza ibridi plug-in, che hanno frenato le vendite. L’azienda sta creando società di vendita nazionali in tutta Europa per supportare la distribuzione dei prodotti, fornire servizi ai clienti e adattare il marketing ai consumatori locali. “Questo sforzo di localizzazione è un grande investimento… bisogna costruire tutto”, ha affermato l’ex manager di Stellantis, aggiungendo che ci vorranno anni per costruire una rete. L’azienda offre attualmente un solo PHEV in Europa, il Seal DM-i, che utilizza un piccolo motore a benzina per ricaricare la batteria e aumentare l’autonomia. Nel prossimo futuro, due pilastri: BEV e DM-i.

byd  Seal DM-i dentro

Aggiramento dazi

Se, come e quando il consumatore UE fosse pronto per l’elettrico, BYD ha già pronta la mossa per aggirare i dazi di Bruxelles sulle full electric Made in China: le elettriche Made by China in Ungheria e Turchia (magari coi fornitori italiani). Infatti, l’UE gradisce poco queste continue sconfitte e vuole indagare sulla fabbrica ungherese per capire se Pechino abbia aiutato troppo il gigante di Shenzhen.  Col rilancio della società cinese in Europa, vendite a 37.000 unità nel primo trimestre del 2025, rispetto agli 8.500 dello stesso periodo dell’anno scorso. In Germania, dove le consegne sono crollate da 4.139 nel 2023 a poco meno di 2.900 unità lo scorso anno, lo slancio sta prendendo piede, con poco più di 1.200 nuove auto immatricolate da gennaio a marzo. 

Ondata Denza

In parallelo, col sub brand Denza, BYD intende sottrarre clienti alle tedesche BMW, Mercedes, Audi e Porsche, magari partendo proprio dalla Germania. Una sfida totale, che vede impegnato il colosso asiatico nella battaglia dell’elettrico contro Tesla, nella corsa ai prezzi bassi in Cina e nella conquista di chi desidera ibrido plug-in e full electric in Europa.

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