BYD vende il 230% in più in Europa a novembre 2025 per quattro motivi

Le vendite di BYD in Europa sono cresciute del 230% a novembre 2025, spinte soprattutto dall’ibrida plug-in Seal U.
BYD Seal U BYD Seal U

Spaventosa ascesa della cinese BYD in Europa a novembre 2025: +230% su novembre 2024, in un mercato totale cresciuto del 2,2% raggiungendo quota 1,05 milioni. Le Case automobilistiche cinesi hanno più che raddoppiato le targhe, aumentando il loro volume complessivo del 108% a 78.358 unità. Va fortissimo anche MG, mentre Leapmotor si è unita ai produttori asiatici che mettono sotto pressione i rivali europei nel segmento delle citycar. 

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BYD Seal U dietro

Quattro punti chiave del boom BYD

  • Anzitutto, l’ibrida plug-in Seal U piace tantissimo. L’Europa scappa dall’elettrico troppo caro e si rifugia nella PHEV, che elimina l’ansia da autonomia grazie al motore a benzina. L’azienda ha saputo intercettare le esitazioni dei consumatori europei, preoccupati dall’infrastruttura di ricarica e dai prezzi elevati, offrendo soluzioni ibride di alta qualità. La Seal U ha dimostrato che il consumatore europeo è pronto per il Dragone.
  • Non male anche le promozioni della società cinese Build Your Dreams. Non male il leasing finanziario su Seal U DM-i Boost a 38.900 euro. Valore fornitura 32.450, anticipo 6.990 euro, durata 36 mesi, 35 canoni mensili di 299 euro. Riscatto 20.544 euro.  Interessi totali 4.428 euro e importo dovuto 31.530 euro. Solo in caso di restituzione del veicolo alla scadenza contrattualmente prevista, verrà addebitato un costo pari a 0,25€/km ove il veicolo abbia superato il massimo di 30.000 km. TAN fisso 7,82% – TAEG 9,32%. Offerta CA AUTO BANK soggetta ad approvazione fino al 31.12.2025.
  • BYD sta costruendo la propria reputazione sulla superiorità tecnologica, essendo l’unico produttore al mondo a controllare l’intera filiera produttiva, dalle miniere di litio alla produzione di batterie (Blade Battery).
  • Infine, il colosso di Shenzhen non si accontenta più di essere un leader domestico, ma punta dritto al trono europeo, accorciando le distanze con MG, il marchio di proprietà SAIC. In Cina, la guerra commerciale è spietata e serve assolutamente una regione dove sfondare: l’Unione Europea è perfetta, perché ha deciso di suicidarsi eliminando il predominio termico e gettandosi nel mondo elettrico. Che in mano al Dragone.
BYD Seal U dentro

Leapmotor benissimo

Grazie alla partnership strategica con Stellantis, che ne cura la distribuzione e la produzione in Europa, Leapmotor ha iniziato a erodere quote di mercato nel segmento delle minicar (Segmento A). Se marchi come Fiat, Renault e Volkswagen faticano, i cinesi sembrano aver trovato la formula magica: economie di scala massicce e una velocità di sviluppo software notevole.

UE, che pasticcio epocale

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Il dato aggregato è forse quello che deve preoccupare maggiormente i vertici di Bruxelles: le vendite complessive dei marchi cinesi in Europa sono aumentate del 108% in un anno, raggiungendo le 78.358 unità in un solo mese. Questa crescita avviene nonostante le tensioni geopolitiche e l’introduzione dei dazi compensativi da parte dell’Unione Europea. Grazie a margini di produzione estremamente efficienti, molti marchi hanno deciso di non ribaltare l’intero costo dei dazi sul prezzo finale, mantenendosi competitivi. BYD ha già annunciato stabilimenti in Ungheria e Turchia, mossa che le permetterà di aggirare le barriere doganali: macchine fatte dalla Cina e non in Cina. Bruxelles intanto pensa all’acciaio verde per le termiche Made in UE: occhio, perché così le macchine europee costeranno ancora di più.