Si muove il gigante cinese CATL in direzione Europa: come la connazionale NIO, il leader mondiale degli accumulatori vuole invadere il Vecchio Continente con la sostituzione delle batterie auto elettriche (fonte carnewschina, che riprende il FT). I pacchi Choco-SEB dell’azienda potrebbero essere rimpiazzati in 100 secondi, garantendo fino a 600 km di autonomia CLTC. Tutto fulmineo, in stile Dragone. la voglia di stupire del Celeste Impero dalle nostre parti, nel mentre che i burocrati dell’Unione Europea osservano attoniti. Potrebbero sempre fare indagini per mettere dazi sulle batterie al cioccolato cinesi.

Sostituzione delle batterie auto elettriche: CATL sbarcherà da noi
CATL ha prodotto pacchi batteria per 105,83 GWh in Cina, acquisendo il 44,3% del mercato. L’azienda ha annunciato per la prima volta il suo ingresso nel settore della sostituzione di batterie nel 2022 con un nuovo marchio chiamato Evogo. Tuttavia, questo progetto non ha avuto successo. Pertanto, nel dicembre 2024 è arrivata la seconda generazione di batterie Choco-SEB. Si punta su due pacchi batteria standardizzati progettati per la sostituzione. Il produttore li chiama Choco-SEB (Swapping Electric Blocks) per la loro forma, simile a un pezzo di cioccolato. Supportano le varianti chimiche LFP e NMC ternaria.
La prima batteria è da 20 libbre (circa 20 libbre). Offre fino a 500 km di autonomia CLTC ai veicoli di classe A0. Il secondo pacco è da 25 libbre (circa 25 libbre) con una percorrenza fino a 600 km in condizioni CLTC. È progettato per i veicoli elettrici a batteria di classe A e B.
Trattasi pur sempre di numeri teorici, perché poi nella vita reale tutto cambia: dati più deludenti.

Costo in euro?
Queste batterie Choco-SEB sono conservate in stazioni di scambio standardizzate. Hanno da 14 a 30 scomparti. La capacità massima giornaliera di una stazione è di 822 sostituzioni. Secondo CATL, il costo dell’utilizzo di un piano di abbonamento per la sostituzione delle batterie Choco-SEB è di 0,1 yuan al km (0,014 USD). Grosso modo, stando ai nostri calcoli, 0,012 euro al km.
Prezzi dei piani di abbonamento CATL Choco-SEB in Cina tradotti in euro
1) Batteria 20# Choco-SEB:
Piano Viaggi (52 kWh NMC): circa 59,52 euro/mese (chilometraggio illimitato);
Piano Famiglia (42 kWh LFP): circa 46,50 EUR/mese (limite 3000 km mensili).
2) Batteria 25# Choco-SEB
Piano Viaggi (70 kWh NMC): circa 76,26 euro/mese (chilometraggio illimitato);
Piano Famiglia (56 kWh LFP): circa 63,24 EUR/mese (limite 3000 km mensili).
Batterie… al cioccolato
Il 25 maggio 2025, il primo lotto di veicoli con nuove batterie Choco-SEB è stato consegnato a un operatore di taxi di Chongqing, in Cina. Si tratta di berline Changan Oshan 520 con batterie al litio-polimero (LFP) da 25 libbre e 56 kWh. Il più grande produttore di accumulatori ha già installato 34 stazioni in questa città. Prevede inoltre di aprire altre 16 stazioni entro la fine del 2025. CATL punta a costruire 1.000 stazioni di sostituzione nel 2025. L’obiettivo triennale è la creazione di 10.000 strutture. L’obiettivo finale è la creazione di 30.000 stazioni.
Occhio alla burocrazia UE
In Cina, se ti poni un target, lo puoi raggiungere. In Europa, c’è la burocrazia che paralizza tutto. Solo per fare un esempio, in Italia il bando per colonnine veloci (preziose come ossigeno) di 600 milioni di euro di risorse UE da PNRR è andato deserto. Qui si ragiona con questi flop elettrici quotidiani.
Attività di sostituzione delle batterie di CATL in Europa
Il segretario del consiglio di amministrazione di CATL, Jiang Li, ha comunicato alla fonte che l’azienda può replicare il modello di business in Europa e in altre regioni Vede un enorme potenziale. Questa tecnologia renderà le batterie più economiche e dureranno più a lungo. Contribuirà anche a ridurre il costo di acquisto di un’auto elettrica. In precedenza, CATL ha annunciato di aver raggiunto un accordo di cooperazione strategica con FAW Group per la creazione di una rete di stazioni di sostituzione batterie a Hong Kong.
In ogni caso, in Europa ci sono praterie sconfinate. Northvolt è messa male, le colonnine veloci sono poche e spesso coi cavi di rame fatti a pezzi da delinquenti, i progetti di Gigafactory UE sono favolosi sulla carta quando si parla e vanno bene per i media compiacenti. Dopodiché, il vuoto pneumatico. Giustamente, il Regno di Mezzo può venire qui a fare sfracelli.
Una bella differenza
NIO dispone di 3.376 stazioni di sostituzione in tutta la Cina: è nettamente superiore a tutti. Questa rete è in fase di sviluppo dal 2018. Inizialmente prevedeva di aprire 120 stazioni di scambio batterie in Europa entro la fine del 2023. Tuttavia, la casa automobilistica gestisce attualmente poco più di 50 stazioni, il che non soddisfa le aspettative. Quindi, sarà dura anche per CATL nel Vecchio Continente, fra norme e cavilli.
Due problemi: incompatibilità e vecchie batterie da smaltire?
A nostro avviso, ci sono due ulteriori questioni. Primo: CATL (sostituzione in 100 secondi) in UE dovrà costruire reti di scambio batterie separate e non compatibili rispetto a NIO (cambio in tre minuti). Nel Vecchio Continente, ci si nutre di standardizzazione burocratica, se no il sistema amministrativo va in tilt. Questo non permetterà a qualunque full electric compatibile di usare qualsiasi stazione di scambio: una scomodità per gli utenti. In Cina comunque NIO e CATL hanno siglato un accordo di partnership strategica per avanzare nella costruzione di reti di scambio batterie e unificare gli standard tecnici. Ci ricorda la competizione iniziale tra diversi formati di videocassette (VHS e Betamax) o sistemi operativi per computer.
Secondo: chi si occupa di smaltire le batterie vecchie? La parte bella è l’accumulatore nuovo di zecca che ti fa partire a mille. Quella brutta il vetusto da eliminare. Da quelle stazioni futuristiche usciranno celle degradate a getto continuo, nelle intenzioni di NIO e CATL.

La Cina è assetata
Intanto, BYD investirà 94 milioni di dollari per triplicare la produzione di autobus elettrici in Ungheria, in un nuovo stabilimento nella città ungherese settentrionale di Komárom, triplicando la sua capacità annuale a 1.250 autobus e camion elettrici, ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Sotto il primo ministro di destra Viktor Orban, l’Ungheria è diventata un partner commerciale e di investimento per la Cina, in contrasto con alcune altre nazioni dell’Unione Europea che stanno valutando di diventare meno dipendenti dalla seconda economia mondiale. BYD, che sta anche costruendo una fabbrica di auto elettriche nell’Ungheria meridionale e prevede di stabilire un centro europeo nel Paese, istituirà un laboratorio di ricerca e sviluppo insieme al suo ultimo investimento. Perché? È una ricompensa per la condanna dell’Ungheria delle tariffe europee sui veicoli elettrici cinesi. L’Italia invece ha detto sì: zero investimenti da Pechino in fatto di auto quindi.
Il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ha affermato che nel 2024 l’Ungheria ha ricevuto quasi un terzo di tutti gli investimenti cinesi diretti in Europa. Questo ha portato il volume totale degli investimenti cinesi a 16 miliardi di dollari, distribuiti in 64 grandi progetti, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro.