Leggendo il piano Stellantis USA da 13 miliardi di dollari in quattro anni, c’è da chiedersi se ci sia spazio anche per un nuovo SUV Alfa Romeo. L’ipotesi non è da scartare secondo noi. La premessa è che Filosa è stato scelto per la sua provenienza e conoscenza dei mercati nord americani: considerando le condizioni politiche attuali in USA col pro termico, il focus industriale è puntato lì. Pertanto, una nuova macchina del Biscione negli States ci starebbe bene.
Un nuovo SUV Alfa Romeo grazie al mega investimento Stellantis USA?
- Cinque novità di prodotto aggiuntive rispetto alla programmazione regolare.
- Abbiamo Dodge Durango, Jeep Grand Cherokee e Jeep Grand Wagoneer. Resta a nostro avviso o una Chrysler o un SUV Alfa (o Chrysler). Con tutto il rispetto per Chrysler – non menzionata -, se proprio Stellantis desidera spaccare, allora propendiamo per uno Sport Utility del Biscione.
- Uno splendido SUV Alfa ci pare la via maestra per rilanciare le ambizioni del marchio con prodotti remunerativi in quel mercato. Non sarebbe male anche un SUV Maserati ultra potente, cattivo.
- In USA le Alfa sono tuttora ricordate come gioielli di tecnologia e design: l’Italia che profuma nel mondo. La Casa nostrana gode ancora di un’aura di esotismo e sportività. Altro che vetture francesi.
- Le dimensioni contano, eccome. La Maserati Grecale minuscola per gli USA, idem Stelvio e Giulia. Sotto il profilo estetico, non sono neppure aggressive il giusto per gli States. Sì a un E-SUV o almeno un D-SUV di fascia alta ben oltre i 4,7 metri della Stelvio. Con lo sguardo più penetrante e il ruggito più entusiasmante.
- In Europa le cose vanno peggio, tanto che potrebbe anche parlarsi di Eurafrica automotive: qui da noi è difficilissimo programmare un mezzo del genere termico. Abbiamo una specie di crociata doppia da parte delle lobby green: contro i SUV e contro il motore a combustione. Come azzardare in UE un SUV del Biscione a benzina? Al massimo, da noi fa trend l’automobilina a pilette come le kei car giapponesi da 15.000 euro.
- Si ha una transizione all’elettrico percepita come frettolosa o ideologica, contro l’America di Trump che è un porto sicuro per i veicoli di grossa cilindrata e, soprattutto, ad alto margine come un SUV Alfa Romeo.
- La cugina Dodge presidia il segmento muscoloso: è tanto simpatica. Ma tre spanne sotto Alfa, sempre e comunque.
- Solo il Biscione sarebbe un degno avversario di BMW. Si andrebbe a battagliare contro BMW X5/X7, Mercedes GLE/GLS, Audi Q7/Q8 e magari Porsche Cayenne. Il mitico scontro Italia-Germania, di primissimo livello.
- Ci piacerebbe l’Alfa Romeo E-Jet versione maxi SUV. Se ne parla fin dall’era Marchionne. È necessaria in ottica USA.

Questione profitti
Per il SUV Alfa Romeo in USA, servirebbero economie di scala con condivisione di componenti non visibili (assali, sospensioni, elettronica), produzione negli States per evitare tariffe e beneficiare della logistica locale. Sì inoltre alla possibilità di ospitare sia motori termici potenti sia PHEV ad alte prestazioni: nel secondo caso, avremmo un laboratorio americano da sfruttare qualora l’UE si convertisse all’ibrido plug-in come ora vuole la Germania.