Centro Ricerche Fiat: un lento inesorabile declino

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il malinconico declino del Centro Ricerche Fiat. Con Stellantis (nato nel 2021), si è prima affievolita la fiamma, per poi sparire. Neanche il sito web esiste.
Centro Ricerche Fiat

Il malinconico declino del Centro Ricerche Fiat. Con Stellantis (nato nel 2021), si è prima affievolita la fiamma, per poi sparire. Neanche il sito web esiste. In sostanza, la leggendario CRF è stato inglobato nelle altre strutture del gruppo euro-americano. Eppure, c’è stato un tempo in cui faceva furore, divenendo mito, icona, storia. Fondato nel 1976, era la fonte di competenza alla quale abbeverarsi: l’innovazione come leva strategica, così da rendere i prodotti distintivi e competitivi. Nel 2002 il Centro raggiunse l’apice, col massimo storico di dipendenti (963). Poi calati sempre più, con la crisi, la recessione, il settore automotive in evoluzione.

Cosa fa adesso

È stato costituito come Società Consortile per Azioni, un consorzio i cui azionisti sono società del Gruppo. L’obiettivo del Centro Ricerche Fiat Scpa? Svolgere un ruolo attivo nella crescita tecnologica del Gruppo Fiat, dei suoi partner e della collettività in aree quali powertrain. Tutto in collaborazione con FPT Powertain Technologies, veicoli e componenti. Per la mobilità sicura ed ecologica, telematica. Con nuovi materiali e relative tecnologie, meccatronica e ottica, energia.

Centro Ricerche Fiat multijet

Centro Ricerche Fiat: un passato glorioso

Il CRF (anche mille dipendenti tempo addietro) ha partecipato a innumerevoli progetti europei registrando 3000 brevetti. Fra le perle, il motore turbodiesel a iniezione diretta Unijet e Multijet e il common rail. Propulsore a gasolio rivoluzionario, pulito, pratico. Che molti oggi adorano tuttora, visto il prezzo assurdo di tutte le macchine elettriche del mondo. Un pieno di diesel ed eri a posto per giorni, senza pensieri, senza ansia da ricarica. I fasti del passato Fiat, che non tornano. Spettacoloso il propulsore diesel a iniezione diretta destinato a essere installato sulla Fiat Croma TDI. 

La sede principale del Centro Ricerche Fiat? Orbassano. Ma poi, come sorta di indotto magico, le unità locali a Bari, Foggia, Pomigliano, Trento, Torino, Venaria Reale (TO) e Bologna. Dalle Alpi alla Sicilia. Peccato. È stato un sogno.

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