Cina,  Hong Kong e Taiwan fanno paura a Musk: cosa dice ai fornitori di Tesla

Ippolito Visconti Autore News Auto
Elon Musk teme l’area Greater China (Cina, Hong Kong e Taiwan): la Tesla ha chiesto ai propri fornitori di produrre componenti fuori dai confini di quelle zone. Quando?
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Elon Musk teme l’area Greater China (Cina, Hong Kong e Taiwan): la Tesla ha chiesto ai propri fornitori di produrre componenti fuori dai confini di quelle zone. Quando? Via il prima possibile, a partire già dal prossimo anno: lo dice la testata giapponese Nikkei sulla base delle informazioni raccolte nelle stanze del potere della Casa texana. Alla base c’è una quadrupla esigenza per produttori di circuiti stampati, display o sistemi di controllo elettronici. Uno: sviluppare fonti di approvvigionamento alternative. Due: eliminare il pericolo di eventuali interruzioni delle forniture. Tre: stare alla larga da crescenti rischi geopolitici. Quattro: evitare terremoti politici ed economici dopo le elezioni presidenziali americane. Che vinca Biden (che ha messo i dazi anti Cina 100%) o che vinca Trump (che vuol mettere dazi anche ai cinesi se producono in Messico per evitare trucchetti e aggiramenti delle tasse), comunque l’imprenditore sudafricano si porta avanti. 

Il più imitato al mondo: Musk con Tesla

Elon ha dato il via alla fuga da Cina, Hong Kong e Taiwan. Come in passato, molte Case lo imiteranno. Tante lo copiano: le sue auto, le sue idee, i suoi caricatori, le sue fabbriche. Ma problema chiama problema: ci sono fornitori giapponesi, coreani e di altri Paesi asiatici legati a Cina, Hong Kong e Taiwan. È lo stesso guaio che ha l’Unione europea, e ancor più la Germania coi suo costruttori: se metto dazi anti Cina e se scappo dall’area Greater China, allora c’è tutta una lunghissima catena da rifare con appalti e sub appalti.

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Automotive in cerca di stabilità politica

Pesa pure l’instabilità politica in Oriente. Anzitutto, l’ascesa alla presidenza di Taiwan di Lai Ching-te, esponente del Partito Democratico Progressista che non ama granché la Cina, per usare un eufemismo. Da quelle parti, tensioni diplomatiche tra Pechino e Taipei. I cinesi adorano fare importanti esercitazioni militari cinesi proprio vicino all’isola, per dimostrare la propria forza. Tutto quello che non serve alle industrie automotive: rapporti internazionali poco distesi.

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