Perdita di valore dell’usato Tesla: le società di noleggio e leasing europee preoccupate, arrivano super sconti

Ippolito Visconti Autore News Auto
Le società di noleggio e leasing europee sono preoccupate per la perdita di valore dell’usato Tesla. E un po’ di tutte le elettriche. Comprano a prezzo pieno, danno ai clienti in cambio dei canoni.
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Le società di noleggio e leasing europee sono preoccupate per la perdita di valore dell’usato Tesla. E un po’ di tutte le elettriche. Comprano a prezzo pieno, danno ai clienti in cambio dei canoni mensili, ma poi hanno mezzi di seconda mano ipersvalutati. Il guaio di queste macchine è che si deprezzano molto. Lo sa bene Hertz, che ha fatto una terribile marcia indietro con l’elettrico. Allora Tesla che fa? Pratica sconti forti ai noleggiatori. In modo che la svalutazione, il valore residuo, si senta meno. Un’altra tutela potrebbe essere il valore futuro garantito: le società acquistano e alla firma del contratto sanno già che quelle macchine varranno tot dollari o tot euro a distanza di anni. Poi con la Casa texana ci sono problemi in riferimento ai servizi di riparazione, giudicati troppo lenti e costosi. Lo dice un sondaggio condotto dalla Reuters tra nove gestori di flotte e dirigenti delle principali società di leasing e noleggio, e dopo le domande a una dozzina di gestori di flotte aziendali: fleet manager.

Tesla ricuce i rapporti 

Ora Tesla lavora per ricucire i rapporti danneggiati con le società di noleggio e leasing europe. I ripetuti tagli dei prezzi al dettaglio da parte delle Case automobilistiche hanno distrutto il valore delle loro flotte. Gli sforzi includono sconti non ufficiali sugli acquisti di auto nuove se disponibili. E azioni per affrontare i diffusi reclami su assistenza e riparazione.

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Sconti sufficienti? Chissà

Non c’è niente di peggio che abbassare continuamente il valore dei beni di un acquirente di flotte, ha affermato Richard Knubben, direttore generale della Leaseurope, società di leasing con sede a Bruxelles. “Tesla sta ora dicendo attivamente ai nostri membri: possiamo darvi sconti e compensazioni”, ha detto Knubben. “Ma i residui di Tesla sono diminuiti così velocemente, non sono sicuro gli sconti che offrono sono sufficienti”.

Parola ai top manager

Tim Albertsen, CEO di Ayvens, la più grande società di leasing automobilistico in Europa con una flotta di 3,4 milioni di auto, di cui circa il 10% sono veicoli elettrici, ha affermato che il servizio di Tesla è migliorato, ma il suo valore di rivendita in calo è stato dannoso. “Tesla lo ha capito e lo è arrivando con soluzioni che ci aiutano in questo”, ha detto.

Arval, l’unità di leasing automobilistico di BNP Paribas, sta ora dialogando con tre Case automobilistiche cinesi sull’acquisto di veicoli elettrici dopo aver subito perdite legate al calo dei valori di Tesla. 

I clienti delle flotte sono importanti in qualsiasi mercato automobilistico, ma soprattutto in Europa, dove le aziende spesso noleggiano un gran numero di auto aziendali per i dipendenti, in parte perché delle relative agevolazioni fiscali. Gli acquisti di società di leasing e noleggio auto sono stati il 44%

percentuale delle vendite di Tesla lo scorso anno nel Regno Unito e in 15 paesi dell’UE, a seconda del mercato (fonte Dataforce). Le vendite della flotta Tesla nel primo trimestre in questi Paesi sono diminuite del 2,3%, mentre il mercato in generale il totale è aumentato del 3,5%.

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