Arriva il terzo click day per gli incentivi auto elettriche, domani domenica 23 novembre 2025 con il rientro in gioco dei voucher decaduti. È la cartina di tornasole del doping bonus che, pur accelerando momentaneamente le vendite, non crea le fondamenta stabili per una vera transizione ecologica e illude il mercato con una crescita effimera.
Black BEVday in stile black Friday
Questi black BEVday fa esultare gli ultra green. Stando a quanto ci risulta, le BEV hanno raggiunto quota 9.643 unità, con un market share del 16,45%. Contro il 5-6% che è la media. Si viaggia sulle 10.000 immatricolazioni mensili: c’è il record di giugno di 13.415 unità di giugno 2024 (8,3%). Poi si ritornerà come sempre alla mediocrità totale. Ossia al 5-6%. I verdi canteranno vittoria nei sociale e nei siti web amici che hanno i loro inconfessabili interessi. Vi diranno: gli italiani vogliono le elettriche. Bugia: in realtà, corrono dietro al mega sconto. Se vendi un’auto a carbone con lo stesso sconto, quel mezzo fa furore. Idem diesel o GPL. Noi diciamo sì all’onestà intellettuale.
Caos elettrico
Si procede con una confusione epocale che rispecchia il caos UE. I fondi, derivanti da voucher non validati nei 30 giorni successivi al primo e al secondo click day di ottobre e novembre, vengono rimessi in palio. Si ha l’isterica corsa per l’accaparramento. La domanda non è generata da una maturata consapevolezza ecologica o da un reale potere d’acquisto. Ma dall’urgenza di non perdere il “maxi-sconto” (fino a 11.000 euro per i privati con ISEE più basso). Il consumatore sceglie in base alla rapidità con cui riesce a generare il voucher sulla piattaforma Sogei. Una schizofrenia demoniaca di un mercato instabile. La verità è che il 95% degli italiani – quando comprano una macchina – la vogliono termica. In Europa l’85%, ma la percentuale schizzerebbe al 99,9% se non ci fossero ecobonus, km zero e multe UE alle Case che inquinano troppo. Si ha una paralisi della domanda nei periodi di attesa e una bulimia d’acquisto nei click day.

Dall’attesa alla paralisi fino all’estasi di un paio di minuti
Dopo l’annuncio politico dei bonus, il mercato si è congelato. Ora esce da freezer. Sembra bollente, ma è un’illusione. L’mplementazione del bonus ha generato pure complessità burocratiche per concessionarie e clienti, con segnalazioni di voucher assegnati a persone che non avevano i requisiti di residenza o che facevano parte dello stesso nucleo familiare. Andranno forte Leapmotor T03 o Dacia Spring, il cui vero peso sul mercato resterà ignoto. Dopo la scorpacciata e le feste modaiole, si ritorna sul pianeta Terra Italia: a tutto usato, più poche macchine termiche. Non lasciatevi ingannare dai pifferai magici con le loro statistiche farlocche.
I numeri vanno letti e interpretati sul medio e lungo periodo, non sulla scorta di un’iniezione di liquidità europea. Sono quattrini che arrivano dall’UE: PNRR. Erano per le colonnine veloci, idea intelligente. Col flop dei bandi, si è passati alle auto. Una seconda scelta senza un piano organico. Cosa diversa se ci fosse un Piano Marshall di contrattacco alla Cina. Ma qui si va a spizzichi e bocconi, vangando come zombie elettrici.
