Forvia prevede di tagliare fino a 10.000 posti di lavoro in Europa

Dopo Continental anche Forvia, uno dei principali fornitori di Stellantis, Volkswagen, Tesla e Ford potrebbe tagliare posti di lavoro. Si prevede che l’azienda eliminerà fino a 10.000 posizioni in Europa nei prossimi cinque anni. Questi annunci arrivano in un contesto in cui il settore automobilistico sta affrontando una serie di sfide e cambiamenti, che hanno portato a una ristrutturazione delle risorse umane in diverse aziende del settore.

Forvia ha avviato un piano di ristrutturazione che mira a ridurre di 10.000 unità il numero di dipendenti in Europa nei prossimi cinque anni

Forvia, uno dei principali fornitori automobilistici al mondo, ha annunciato piani per ridurre la sua forza lavoro del 13%, pari a 75.500 dipendenti. Questa riduzione includerà anche posti di lavoro presso Hella, una delle sue filiali specializzata nella produzione di illuminazione per automobili. Secondo quanto riportato da Le Monde, questa decisione è parte di un nuovo piano denominato “EU-Forward”, mirato a ridurre i costi e migliorare la competitività dell’azienda nel contesto del settore automobilistico.

Forvia, nata dalla fusione tra il fornitore automobilistico Faurecia e il tedesco Hella, ha riportato un aumento del fatturato nel 2023, raggiungendo i 27,25 miliardi di euro rispetto ai 24,57 miliardi dell’anno precedente, come dichiarato in un comunicato stampa. Sebbene abbia ripreso a generare profitti dopo il periodo influenzato dal COVID-19, l’azienda rimane ancora indebitata. Con sede a Nanterre, in Francia, Forvia si occupa della produzione di interni automobilistici, sistemi di scarico, fari e altre componenti per veicoli.

La decisione di ridurre la dipendenza dalla Cina, da dove proviene il 27% delle vendite e la maggior parte degli utili di Forvia, è parte di un piano strategico delineato dall’azienda. Questo piano comporterà tagli occupazionali in Europa, con una particolare attenzione a paesi come Francia, Germania, Polonia, Spagna e Repubblica Ceca. Tuttavia, l’azienda ha chiarito che tutti i siti saranno interessati in modo uniforme dai tagli.