Gigafactory Audi in Italia: possibile

Walter Gobbi
Gigafactory Audi

In piena crisi da disoccupazione dilagante, ecco una buona notizia sulle Gigafactory Audi: la Casa tedesca del Gruppo Volkswagen guarda anche all’Italia. Un’occasione enorme per il nostro Paese.

Ma da dove arriva l’ipotesi? Da Markus Duesmann, amministratore delegato dell’Audi, nel corso di una tavola rotonda con la stampa italiana. Ovviamente, l’azienda valuta località in Ungheria, Germania, Spagna, Francia. E anche Italia.

Gigafactory Audi: perché

Pertanto, dove la Casa produce auto elettriche, lì potrebbe nascere una fabbrica di batterie. La scelta dell’Italia avrebbe senso per l’intero gruppo, ha detto il manager. Il riferimento è ai forti legami del Costruttore germanico con la rete dei fornitori italiani.

In più, attenzione: Audi è la controllante diretta di Lamborghini e Ducati. Infatti, grazie alle sinergie, Lamborghini e Bentley trarranno chiaramente dei vantaggi da Audi nella transizione verso la mobilità elettrica: questi marchi farebbero fatica a fare da soli gli enormi investimenti.

Nel 2022, per Audi, c’è la fase successiva del percorso di trasformazione fino al 2030, che prevede l’eliminazione graduale della tecnologia dei motori a combustione.

Gigafactory Audi 2

La società teutonica è in prima linea per la mobilità pulita. Audi e il provider tedesco RWE, che distribuisce energia a oltre 120 milioni di persone in Europa e Nord America, collaborano per dare una seconda vita alle batterie automotive esauste. RWE ha inaugurato un impianto stazionario di stoccaggio dell’energia a Herdecke, in Germania, basato sugli accumulatori agli ioni di litio usati dei SUV elettrici dei quattro anelli. Grazie a 60 moduli batteria, l’innovativo impianto di stoccaggio sarà in grado d’immagazzinare sino a 4,5 megawattora.

Gigafactory Stellantis: cosa succede

In parallelo, si guarda con attenzione alla possibile Gigafactory Stellantis. A Termoli. Il Gruppo ha presentato di recente il “Dare Forward 2030”, il suo audace piano strategico per il prossimo decennio che porterà i dipendenti a essere “secondi a nessuno” nella creazione di valore. L’azienda si impegna a diventare il campione del settore nella lotta contro il cambiamento climatico, raggiungendo le zero emissioni da carbonio entro il 2038. Anche con le fabbriche di batterie.

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