Anche se spesso “nuovo” significa cambiare ogni singola vite del veicolo, Hyundai ha deciso di intraprendere una strada più contenuta con la sua i20 rinnovata per il 2026. La piccola coreana, che da oltre vent’anni è un pilastro del segmento B, si ripresenta sul mercato con la filosofia più comprensibile per un modello apprezzato come questo. Non si cambia troppo (o quasi nulla) se i numeri sorridono.
Esteticamente, infatti, sulla i20 non cambia praticamente nulla. E allora niente linee futuristiche da astronave. Dovrete accontentarvi della solita, affidabile silhouette, perché le vere novità sono state nascoste con cura sotto il cofano e tra le righe del listino prezzi.

La parola d’ordine per questo aggiornamento è razionalizzazione. Hyundai ha preso le forbici e ha accorciato la gamma fino a renderla a prova di cliente iper indeciso. Sotto il cofano batte ora un unico cuore, il motore 1.0 T-GDi da 90 CV, omologato secondo le ultime (e severissime) normative Euro 6E-bis. Una scelta che semplifica la vita a venditori e acquirenti, garantendo quella risposta pronta nell’uso quotidiano che ci si aspetta da una compatta moderna.
Potrete scegliere solo come cambiare marcia. Le opzioni variano da un classico manuale a 6 rapporti al più pigro cambio automatico a doppia frizione 7DCT.

Passando agli allestimenti, la sfida si gioca tra due soli contendenti: Connectline e Prime. La versione Connectline attacca il mercato a 21.850 euro. Per questa cifra vi portate a casa cerchi in lega da 16”, luci a LED e una dotazione tecnologica che non fa rimpiangere auto di segmento superiore: Cluster Supervision e sistema di navigazione, entrambi da 10,25”, con tanto di aggiornamenti OTA e integrazione smartphone. Se volete l’automatico su questa versione, il conto sale a 23.350 euro.
Per chi invece vuole davvero il massimo dalla city car, c’è la Hyundai i20 Prime. A partire da 23.350 euro o 24.850 euro (con il 7DCT), l’auto si trasforma in un piccolo salotto tecnologico: fari anteriori Full LED, cerchi da 17”, vetri oscurati per un tocco di mistero e finezze come il climatizzatore automatico, le luci d’ambiente e l’immancabile caricatore wireless per lo smartphone.
La Hyundai i20 2026, così, non cerca di stupire con effetti speciali, ma punta tutto sulla sostanza di una gamma ridotta all’osso.
