Lamborghini Urus Evo: avvistata sulla neve la “versione finale”

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Lamborghini Urus Evo

In questo momento, tutto il clamore in Italia riguarda due nuove supercar. Da un lato troviamo la stellare Huracan Tecnica della Lamborghini mentre nell’altra c’è la Ferrari 296 GTS senza tettuccio. Entrambe sono fantastiche ed entrambe devono essere apprezzate, ma i produttori hanno altri modelli in arrivo. Entrambe le case automobilistiche italiane stanno sviluppando nuovi SUV. Ferrari è pronta ad entrare nel mercato per la prima volta con il suo Purosangue (che in realtà non è affatto un SUV) e Lamborghini cerca di portare il suo attuale Urus ad un nuovo livello. Questa sarà dunque quella che chiameranno Lamborghini Urus Evo. Altre indiscrezioni hanno suggerito il suffisso Performante, che non farà parte del nome del modello. Rappresenterà l’Urus dalle prestazioni più elevate e sarà speciale.

Urus Evo
Urus Evo: vista laterale

Lamborghini Urus Evo: le nuove foto spia

I fotografi spia di CarBuzz hanno catturato ancora una volta l’Urus Evo elaborata (o come si chiamerà). I test sono stati effettuati vicino al Circolo Polare Artico. Come possiamo vedere dalle foto, gli elementi di design a forma di Ypsilon della Huracan Tecnica vengono aggiunti appena sotto i fari, ma non è chiaro se questo sia un tratto di design che sarà esclusivo dell’Evo o se fa parte del restyling della Urus previsto per arrivare entro la fine dell’anno a Pebble Beach. Sotto quel cofano ventilato, ci aspettiamo che il V8 biturbo da 4,0 litri venga potenziato, forse fino a 700 CV, anche se nulla è stato ancora confermato a questo proposito. L’Evo dovrebbe essere lanciata quest’anno come MY 2023.

Urus Evo posteriore nero
Visuale posteriore

Nel 2024, l’Urus sarà ibridizzato prima di essere sostituito da un SUV completamente elettrico. Non sappiamo esattamente quando ciò dovrebbe accadere, ma è probabile che il primo veicolo elettrico firmato Lamborghini possa arrivare solo nel 2028. Qualunque cosa Lamborghini abbia pianificato, sarà sicuramente speciale. Non ci resta che aspettare questi mesi e vedere cosa avrà in serbo il costruttore italiano, uno dei più leggendari al mondo.

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