Lancia Delta S4, l’arma segreta che 40 anni fa ha infiammato il Gruppo B

Tecnicamente, la Lancia Delta S4 era un concentrato di soluzioni d’avanguardia: telaio tubolare, pannelli in kevlar e un’anima selvaggia.
Lancia Delta S4 Lancia Delta S4

Nel 1985, il mondo dei rally stava vivendo l’epoca d’oro e più estrema della sua storia: il Gruppo B. Per Lancia, però, era il momento di voltare pagina. La gloriosa 037, capace di conquistare il titolo costruttori nel 1983, non bastava più per competere con rivali sempre più potenti e tecnologiche.

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Serviva un’arma radicale. Così nacque la Lancia Delta S4, l’auto più estrema mai prodotta dal marchio torinese. Frutto di un’ingegneria innovativa e di un design votato esclusivamente alle prestazioni, la Delta S4 fu progettata per vincere nei rally.

Lancia Delta S4
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Per ottenere l’omologazione FIA, tra il 1985 e il 1986 uscirono dalla fabbrica ben 200 esemplari stradali, ma il cuore del progetto era la versione da gara. Il debutto nel Campionato Mondiale Rally avvenne al RAC Rally in Gran Bretagna, dove il duo Henri Toivonen e Neil Wilson trionfò immediatamente, piazzando la nuova arma Lancia sul gradino più alto del podio.

La vera “prima volta” competitiva, tuttavia, era arrivata qualche mese prima, nel luglio 1985, al Rally Colline di Romagna. In quell’occasione, Markku Alen e Ilkka Kivimaki dominarono con un distacco di quasi nove minuti sul secondo classificato, dimostrando fin da subito il potenziale devastante della S4.

Tecnicamente, la Lancia Delta S4 era un concentrato di soluzioni d’avanguardia: telaio tubolare, pannelli in kevlar e fibra di carbonio a struttura a nido d’ape per contenere il peso a soli 966 kg. Il motore quattro cilindri bialbero da 1.759 cc, montato in posizione centrale, era doppiamente sovralimentato tramite turbocompressore e compressore volumetrico, sprigionando fino a 500 CV e raggiungendo i 250 km/h di velocità massima.

Lancia Delta S4
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Nel 1986 la S4 dominò il panorama rallystico, conquistando i titoli italiano ed europeo e vincendo una quindicina di gare, tra cui Monte-Carlo, Costa Smeralda, Mille Miglia e Targa Florio.

Dei soli 29 esemplari da competizione realizzati, uno è oggi custodito all’Heritage Hub Stellantis di Torino, simbolo tangibile di un’epoca irripetibile. La leggenda di Lancia nel motorsport, però, non si è spenta. Oggi, con la Ypsilon Rally4 HF, il marchio continua farsi notare nelle categorie a due ruote motrici, portando avanti un’eredità di passione iniziata proprio con vetture come la Delta S4.

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