Due anni fa, Luca Napolitano parlava della futura Lancia Delta con entusiasmo: “Sarà geometrica, quella che tutti sognano”. Ma da allora, molto è cambiato. A partire proprio da Napolitano, che non guida più il marchio: Stellantis ha affidato la direzione di Lancia a Roberta Zerbi, mentre l’ex CEO del marchio ha preso le redini di Stellantis & You. Un semplice passaggio di consegne o un segnale di sfiducia? Difficile dirlo, ma il cambio ai vertici ha inevitabilmente riaperto i dubbi sul destino del brand.
La nuova Lancia Delta potrebbe non arrivare sul mercato a causa della Ypsilon

Da quando Carlos Tavares ha lasciato Stellantis undici mesi fa, le strategie interne del gruppo sembrano essere state ricalibrate. I marchi più fragili, come Lancia, ne stanno pagando il prezzo. Il ritorno della Ypsilon, che avrebbe dovuto segnare la rinascita del brand, non ha raggiunto gli obiettivi sperati. La nuova generazione, infatti, ha venduto meno di 9.000 unità in Europa nei primi nove mesi del 2025. Ora tutte le speranze sono riposte nella Gamma, il SUV-coupé da 4,7 metri, previsto in versione ibrida ed elettrica per il 2026.
La Gamma rappresenterà il test decisivo per capire se Lancia può davvero ritagliarsi un posto tra i marchi premium di Stellantis. Un buon riscontro commerciale potrebbe aprire la strada al terzo modello previsto dal piano di rilancio, la Delta, progetto al momento ancora in dubbio. Un fallimento, invece, potrebbe decretarne la fine prima ancora dell’annuncio ufficiale.
Inoltre, la possibile cancellazione della DS 4, la hatchback francese su cui la nuova Delta avrebbe dovuto basarsi, potrebbe essere un ulteriore indizio. Se la notizia fosse confermata, lo sviluppo tecnico della compatta italiana diventerebbe economicamente insostenibile. A questo si aggiunge un mercato delle C-Hatch in piena crisi, dove persino la Volkswagen Golf fatica a mantenere le proprie quote. Scommettere su un modello di nicchia come la Delta, in un contesto simile, sarebbe un rischio enorme. E forse, a Torino come a Parigi, qualcuno ha già deciso che certi miti è meglio lasciarli nel passato. Al posto della Delta, la casa automobilistica potrebbe lanciare un’ammiraglia sulla base della Dodge Charger.
