Lancia festeggia 115 anni al Quirinale: la storia

M Magarini
Lancia sede storica

Tempo di celebrazioni per Lancia. Lo storico marchio italiano, ora appartenente al gruppo Stellantis, compie proprio oggi, sabato 27 novembre 2021, i suoi primi 115 anni e per l’occasione verrà festeggiato presso il Palazzo del Quirinale. Si tratta di un giorno speciale per il brand e il Paese intero, il che li riempie di orgoglio, ha dichiarato il CEO dell’azienda, Luca Napolitano.
Taglia, inoltre, il traguardo dei 60 anni la Flaminia Presidenziale: un altro motivo di lustro per Lancia, che – ha sottolineato Napolitano – ha costruito vetture stupende, frutto dell’ingegno creativo di numerosi ingegneri e progettisti, dallo stile senza tempo grazie anche alle quali la bandiera tricolore ha svettato alta nei cieli di tutto il mondo. Partendo da tale patrimonio – ha concluso il Chief Executive Officer – si apprestano a porre in pratica il loro piano decennale, orientato verso una mobilità sempre meno impattante sull’ecosistema.

Lancia: la fondazione

>La Lancia vide la luce il 27 novembre 1906, quando, a Torino, Claudio Fogolin e Vincenzo Lancia, entrambi dipendenti Fiat e appassionati di motori, diedero avvio al progetto. Vincenzo godeva già di una buona fama nell’ambiente delle quattro ruote, in virtù dei successi sportivi ottenuti al volante di macchine Fiat. L’esemplare di debutto arrivò nel 1908: la Lancia 12 HP, un coraggioso esperimento, lontanissimo dagli schemi allora in voga. Siccome la fortuna (spesso) aiuta gli audaci, la 12 HP riscosse ampi consensi di pubblico, con oltre 100 unità vendute, tante in rapporto all’epoca.

Da una costola nacque la Scuderia Lancia

Lancia Lambda
Mattone su mattone, la Lancia crebbe di reputazione, a suon di veicoli indimenticabili, tra cui la Lambda, l’Augusta e l’Aprilia. Archiviato il secondo conflitto bellico, nel 1950 la Casa svelò l’Aurelia, la prima al mondo a poter contare su un motore V6. Le eccellenti soluzioni meccaniche apportate valsero diverse conquiste nel motorsport e fu così che Gianni Lancia, il figlio di Vincenzo, ebbe lo stimolo di costituire Scuderia Lancia, un reparto corse dedicato alle gare su strada.

Nel ’56 la compagnia focalizzò gli sforzi sulle proposte top di gamma: quelle entrate nel mito popolare furono la Flaminia e la Flavia, capostipite sulla scena nazionale delle vetture con motore e trazione anteriore.

Vent’anni di predominio nel rally

Lancia Stratos
In apertura del decennio seguente, il reparto sportivo riprese a pieno regime: con la Stratos, la 037 e, quindi, la Delta, diede da mangiare la polvere alle rivali, per un ventennio costellato da 18 titoli iridati (15 rally, tre endurance costruttori), una Carrera Panamericana, una 1000 miglia e due Targa Florio.
Lancia Flaminia

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