Le maniglie a scomparsa presenti in molte auto sarebbero pericolose

Andrea Senatore Foto Autore
Secondo l’ADAC tedesco le manigle a scomparsa delle auto sarebbero pericolose
maniglie a scomparsa

Le maniglie a scomparsa sono spesso molto apprezzate dai designer di auto e anche dagli stessi clienti e si stanno diffonendo sempre di più per quanto riguarda le nuove vetture. Tuttavia il loro utilizzo sarebbe pericoloso. Questo almeno secondo l’ADAC tedesco ovvero l’Allgemeiner Deutscher Automobil-Club e.V. Si tratta del più importante club automobilistico del nostro continente.

Secondo l’ADAC tedesco le manigle a scomparsa delle auto sarebbero pericolose

L’ADAC ha analizzato i carsh test dei modelli che usano le maniglie a scomparsa e ha tratto la conclusione che queste rappresentano un pericolo per la sicurezza. Ricordiamo che questa novità è stata introdotta sul mercato da Tesla ma poi molte altre case automobilistiche hanno deciso di adottarle per migliorare il design delle proprie auto.

Le maniglie a scomparsa non sono tutte uguali. Ci sono infatti quelle manuali e quelle elettriche. Il pericolo riguarderebbe proprio quelle elettriche. Infatti secondo l’ADAC queste in caso di incidente se si verifica un’interruzione elettrica non funzionano più. Questo significa che guidatore e passeggeri non potrebbero essere soccorsi in caso di incidente in quanto l’auto dall’esterno non potrebbe essere aperti dai soccorritori. Secondo i crash test effettuati da ADAC dunque le auto avrebbero evidenziato questo problema. La cosa invece non era stata messa in evidenza in quelli effettuati da Euro NCAP.

Tesla Model Y

Per l’ADAC sarebbe meglio che le case automobilistiche inseriscano all’interno dell’auto un martelletto per rompere i finestrini e permettere in caso di guasto alle maniglie a scomparsa di poter essere soccorsi. Vedremo dunque se i produttori di auto terranno conto di ciò per le future auto che saranno realizzate.

Seguici con Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle notizie Automotive Clicca Qui!

  Argomento: