Inizialmente previste tra il 2025 e il 2026, le nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia sono state rinviate ora tra il 2027 e il 2028. In attesa di comunicazioni ufficiali, che potrebbero arrivare entro la metà del prossimo anno, continuano a circolare indiscrezioni sulle caratteristiche tecniche dei due modelli, in particolare sulla futura gamma di motorizzazioni.
Una delle ipotesi più interessanti arriva dagli Stati Uniti, dove viene data sempre più credito alla possibilità che le nuove Stelvio e Giulia adottino il motore Hurricane a quattro cilindri, presentato ufficialmente lo scorso novembre sulla nuova Jeep Grand Cherokee. Una scelta che avrebbe una sua logica, considerando che anche i due modelli nasceranno sulla piattaforma STLA Large, la stessa utilizzata dal SUV Jeep.
Alfa Romeo Stelvio e Giulia: per le nuove generazioni spunta l’ipotesi Hurricane 4

Il motore in questione è un 2.0 quattro cilindri turbo da 328 CV, di origine americana, con caratteristiche che potrebbero adattarsi bene all’impostazione sportiva di Stelvio e Giulia, da sempre orientate al piacere di guida e alle prestazioni. Secondo alcune fonti, Stellantis starebbe valutando un’eventuale ricalibrazione del motore per renderlo compatibile con le normative europee sulle emissioni, senza snaturarne il carattere.
In questo scenario, l’Hurricane 4 verrebbe affiancato da un sistema mild hybrid, così da migliorare l’efficienza complessiva e ridurre consumi ed emissioni, mantenendo al tempo stesso prestazioni adeguate al DNA Alfa Romeo. Una soluzione che consentirebbe di offrire un buon compromesso tra sportività e sostenibilità, elemento sempre più centrale nelle strategie del gruppo.

Il motore potrebbe essere abbinato al cambio automatico ZF a otto rapporti nella versione P2.5 MHEV, con il motore elettrico integrato direttamente nella trasmissione e non collegato tramite cinghia al propulsore termico. Una tecnologia già utilizzata da diversi costruttori premium, che permette di migliorare risposta, fluidità di marcia ed efficienza generale.
Restano però aperte anche altre ipotesi, tra cui l’adozione del V6 Nettuno di Maserati o l’arrivo di soluzioni tecniche inedite. A fare chiarezza sulla questione sarà Antonio Filosa, CEO di Stellantis, con il nuovo piano industriale che sarà presentato entro la metà del 2026.
