Presentato come il nuovo trucco vincente per le vendite di veicoli elettrici, il programma di leasing sociale 2025 sta dimostrando una deludente fragilità. Nonostante un avvio promettente, spinto dalle corpose campagne di pre-prenotazione dei costruttori, il programma sviluppato in Francia non è riuscito a raggiungere l’obiettivo massimo di 50.000 domande e sta perdendo slancio molto più rapidamente del previsto.
A metà novembre, i dati ufficiali del Ministero per la Transizione Ecologica parlavano di sole 44.000 domande presentate. Un dato ben lontano dalle previsioni più ottimistiche che davano per scontata la chiusura rapida del plafond fissato a 50.000 contratti di leasing a lungo termine completamente sovvenzionati.

La ragione principale di questo timido entusiasmo sarebbe anche ovvia: il sostegno governativo è stato notevolmente meno generoso rispetto all’edizione 2024. Il programma ora si basa su certificati di risparmio energetico con un budget ridotto, il che significa che, pur rimanendo interessanti, i canoni di leasing mensili sono aumentati e molto. Di fatto, sono rimasti solo tre modelli offerti a meno di 100 euro al mese, mantenendo a malapena la promessa elettorale di Emmanuel Macron.
L’unica nota positiva, o quantomeno la meno tragica, è la performance della Renault 5. La city car tutta nostalgia sembra aver fatto la parte del leone, con Renault che si è vantata di aver registrato 10.000 ordini nell’ambito del programma di leasing sociale, posizionandola saldamente in testa. Questo nonostante i canoni vadano da 120 a 195 euro al mese a seconda della versione.

La Renault 5 ha effettivamente surclassato la concorrente più vicina, la Peugeot e-208, con 4.551 immatricolazioni a ottobre contro 2.436. Tuttavia, l’amara verità che smonta ogni entusiasmo è che sebbene la Renault 5 sia popolare (appunto, ben 26.285 unità vendute tra gennaio e ottobre), vende ancora tre volte meno della sorella Clio, un modello che sta per concludere la sua produzione e che non beneficia di sussidi governativi.
E mentre la Tesla Model Y, significativamente più costosa e non idonea al leasing sociale, è destinata a diventare il secondo veicolo elettrico più venduto in Francia nel 2025, le cifre del leasing sociale continuano a dare la netta sensazione che la mobilità a emissioni zero abbia raggiunto una sorta di “soffitto di cristallo” (come si usa dire quando le possibilità di sfondare vengono limitate) difficile da superare. La difficoltà di ricarica nei condomini e l’autonomia generalmente molto limitata dei modelli più economici rimangono ancora ostacoli insormontabili.
