Legge Concorrenza assicurazione RC Auto 2025 contro la concorrenza: sarebbe un paradosso

Emendamenti (proposte di modifica) al disegno legge Concorrenza assicurazione RC Auto 2025 sono – secondo noi – contro la vera concorrenza: sarebbe un paradosso se queste proposte divenissero realtà.
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Piovono emendamenti (proposte di modifica) parlamentari al disegno legge Concorrenza assicurazione RC Auto 2025 che sono – secondo noi – contro la vera concorrenza: risulterebbe paradossale che queste proposte divenissero realtà. Vediamo di che trattasi, perché vanno a toccare i soldi dell’automobilista, aumentando a dismisura la forza delle compagnie assicuratrici.

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Legge Concorrenza assicurazione RC Auto 2025: in teoria contro le truffe

Parliamo del ddl S. 1578 intitolato “Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025”

  1. Al fine di accertare la congruità dei danni, le compagnie potranno svolgere verifiche sui lavori di riparazione nelle carrozzerie indipendenti. Da sempre, l’obiettivo delle assicurazioni è canalizzare i danneggiati verso le carrozzerie convenzionate che lavorano con tempi di manodopera bassi imposti dalle imprese. A discapito della libera scelta dell’automobilista in un libero mercato con una libera concorrenza. Sicché l’emendamento al ddl concorrenza che danneggia la stessa concorrenza: paradosso italiano. Anomalo che non si spinga piuttosto in direzione di controlli verso talune carrozzerie tossiche, le quali non rispettano le infinite norme a livello legale, ambientale, professionale.
  2. La riduzione dei termini di prescrizione per i danni materiali da 2 anni a 90 giorni. Limitare i tempi significa rendere più difficile far valere i propri diritti e spostare ulteriormente l’ago della bilancia a favore delle compagnie, dice Stefano Mannacio, esperto numero uno di assicurazione auto in Italia e responsabile RCA Assoutenti. 
  3. I danneggiati dovranno utilizzare come foro di competenza solo il luogo dove è avvenuto il sinistro: lesione al diritto degli assicurati a utilizzare quale foro anche la sede legale della compagnia. 
  4. La compagnia potrebbe offrire ai danneggiati con lesioni gravi o gravissime, al posto di un risarcimento integrale, prodotti finanziari o una rendita vitalizia. E perché non più i quattrini?
  5. Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni, critica l’obbligo di indicare i testimoni sin dal primo atto formale di denuncia del sinistro, non solo per i danni materiali ma anche per quelli fisici. 
constatazione amichevole

Come eliminare le truffe RCA

  1. Abolire il risarcimento diretto con canalizzazione forzata verso i carrozziere convenzionti. Questo meccanismo ha introdotto distorsioni gravi: la duplicazione virtuale dei sinistri, difficoltà raddoppiate negli accertamenti sui veicoli responsabili e un aumento dei contenziosi.
  2. Spingere a più non posso per la libertà nel mercato della libera concorrenza: l’automobilista nella RCA ha il pieno diritto al risarcimento integrale anche se si rivolge a un carrozziere indipendente.
  3. Valorizzare la figura dei periti indipendenti, che possono svolgere un ruolo fondamentale nella lotta alle frodi, nell’interesse di tutte le parti in causa.

Partita lunga e combattuta

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Come sempre, nel gioco delle parti, la partita sarà molto lunga e combattuta. Da una parte, chi si mette l’etichetta del buono che combatte le truffe RCA: una catalogazione di comodo. Dall’altra, chi viene etichettato come cattivo che organizza le frodi ai danni dei buoni. Se ne discuterà parecchio in Parlamento, con un “fuoco” incrociato di lobby che si attrezzeranno per la battaglia, cosa che accade ormai da tanti anni in Italia: lo si è visto con numerosi disegni legge e schemi di decreto pro assicurazioni, poi per fortuna bloccati in gran parte.