L’Unione europea si gioca tutto al tavolo da poker: dice che i dazi auto elettriche cinesi sono legali

In quella terribile partita di poker che Ue e Cina stanno giocando nel settore automotive, l’Unione europea si gioca tutto: dice che i dazi auto elettriche cinesi sono legali.
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In quella terribile partita di poker che Ue e Cina stanno giocando nel settore automotive, l’Unione europea si gioca tutto: dice che i dazi auto elettriche cinesi sono legali. Quindi, anche se Pechino ha fatto appello al WTO (Organizzazione mondiale del commercio), Bruxelles va avanti imperterrita. Nemmeno un millimetro di arretramento, come riporta la Reuters. 

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La Commissione europea è convinta che la sua indagine e le misure contro i sussidi statali per i veicoli elettrici cinesi siano compatibili con le regole del WTO: la sua indagine continuerà. L’Ue ha imposto tariffe provvisorie fino al 37,6% sulle importazioni di veicoli elettrici (EV) realizzati in Cina a luglio, desiderosa di proteggere la sua produzione nazionale di EV, dopo che un’indagine ue avrebbe scoperto che le auto erano sovvenzionate dalla Cina. Così dice la Commissione. Tali dazi vanno dal 17,4% al 38,1% (a seconda dell’operatore), con una media pari al 21% applicata ai produttori “collaborativi” non inclusi nel campione e un’aliquota pari al 38,1% applicata ai produttori “non collaborativi”.

È tutto in regola

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Venerdì la Cina ha richiesto una consultazione del WTO, sostenendo che i risultati dell’indagine dell’UE e le tariffe provvisorie mancavano di basi fattuali e legali e violavano gravemente le regole dell’organismo globale. La Commissione, che gestisce tutte le questioni commerciali per l’UE a 27 nazioni, ha affermato di aver studiato attentamente tutti i dettagli della richiesta di Pechino al WTO e che avrebbe reagito alle autorità cinesi a tempo debito secondo le procedure del WTO: “La Commissione è convinta della compatibilità con il WTO della sua indagine e delle misure provvisorie. Questa richiesta di consultazioni WTO non influisce sulla tempistica dell’indagine anti-sovvenzioni, che nel frattempo continua”.

I casi WTO richiedono solitamente molto tempo per essere risolti. L’efficacia della risoluzione delle controversie WTO è ora ulteriormente compromessa dalla mancanza di un organo di appello funzionante, che è stato bloccato dalla mancanza di nuove nomine dal 2019.

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Quale controffensiva cinese

1) Ci sarebbe l’intenzione di Pechino di adottare contromisure. La prima: l’innalzamento fino al 25% dei dazi sull’importazione di veicoli europei o statunitensi. Aumentare temporaneamente le tariffe sulle auto importate con cilindrata superiore ai 2.5 litri (oltre il 30% dell’import totale dalla Ue).

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2) C’è un’indagine anti-dumping della Cina sulle importazioni europee di co-polimeri di poliossimetilene.

3) Nuovi dazi sul vino, sui prodotti lattiero-caseari e sugli aeromobili. 

4) Tagliare i costi, avere più margine per aggirare i dazi. Costruire in Ue per scavalcare le barriere: vedi BYD in Ungheria.

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