Maserati, marchio storico dell’automobilismo italiano, attraversa uno dei momenti più critici della sua storia recente. Nonostante il prestigio del nome e una gamma prodotto teoricamente più articolata rispetto a brand come Dodge, Chrysler e Alfa Romeo messi insieme, le sue vendite globali sono crollate, toccando appena 11.300 unità. Un risultato preoccupante, considerando i recenti aggiornamenti alla linea di prodotto e gli sforzi sul fronte elettrico, culminati però nell’abbandono della MC20 Folgore e nel rinvio della Quattroporte.
In un tentativo di rilancio, Maserati si prepara a rafforzare i legami con Alfa Romeo, un’altra icona italiana che, seppur con performance leggermente migliori (62.000 unità vendute nel 2024), fatica a trovare stabilità. Il CEO Santo Filici, a capo di entrambi i marchi, ha annunciato l’intenzione di avviare una collaborazione più stretta per ridurre i costi, ottimizzare le operazioni industriali e condividere risorse, pur mantenendo l’autonomia e l’identità distintiva di ciascun brand.

Filici ha dichiarato che il nuovo piano strategico congiunto sarà sottoposto all’approvazione del CEO di Stellantis, Antonio Filosa, a partire dal suo insediamento il 23 giugno. I punti focali includeranno non solo lo sviluppo prodotto, ma anche una revisione della rete commerciale, degli impianti produttivi e della struttura organizzativa in Italia.
Questa possibile sinergia non è una novità assoluta. Molte Maserati attuali, come la Grecale o la nuova GranTurismo, si basano su una versione evoluta della piattaforma Giorgio sviluppata da Alfa Romeo. Allo stesso modo, la recente Alfa 33 Stradale, una hypercar in edizione limitata, condivide l’architettura con la MC20, differenziandosi solo per stile e finiture.

Entrambe le case devono affrontare ostacoli significativi. L’Alfa Romeo ha recentemente rivisto i suoi piani di elettrificazione totale, rallentando il debutto delle nuove Giulia e Stelvio, ormai tecnicamente superate. La Tonale ha deluso le aspettative, mentre la più compatta Junior lascia almeno intravedere qualche spiraglio positivo. L’obiettivo dichiarato è quello di ripartire insieme per rafforzare la competitività globale, salvaguardando l’unicità di due marchi.