A fine giugno 2025, Maserati prevede di presentare un nuovo piano industriale; quindi, subito dopo l’insediamento ufficiale del nuovo CEO Stellantis Antonio Filosa. Parliamo di un marchio iconico di lusso, ma in grave difficoltà perché la vecchia strategia dell’ex capo del Gruppo Carlos Tavares è stata un flop. Eppure, può essere prezioso per il costruttore numero quattro al mondo, giacché è l’unico luxury brand all’interno della multinazionale.
Maserati col nuovo piano industriale in nome dell’Italia
Il precedente piano industriale è stato sospeso lo scorso anno. L’amministratore delegato del Tridente, Santo Ficili, ha affermato che il piano è in fase di finalizzazione e non includerà solo nuovi prodotti, ma anche una riorganizzazione dei rapporti con i concessionari e la rete di assistenza: “Abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare, speriamo di essere pronti molto presto – ha dichiarato al Motor Valley Fest di Modena, dove ha sede Maserati -. Aspettiamo che Antonio prenda il suo posto”. Ossia il 23 giugno. “Filosa ama il marchio Maserati, sono sicuro che faremo grandi cose”, ha aggiunto: la Casa continuerà a progettare, ingegnerizzare e produrre tutti i suoi modelli in Italia.
Così da valorizzare l’eccellenza italiana nel panorama automobilistico mondiale del futuro. Sarà interessante osservare come il nuovo piano saprà combinare tradizione e innovazione, proiettando il Tridente verso una nuova era.
Partita che secondo noi si può vincere
L’avversario è un mercato stracolmo di tecnologia cinese con investimenti enormi, digitalizzazione, pressione UE per l’elettrico, multe a chi inquina oltre una certa soglia bassa. Ma a nostro avviso il marchio – che ha affrontato periodi di incertezza e riposizionamento – ha i margini per andare a vincere: aura di esclusività e forza del nome sono intatte. Appassionati e intenditori attendono il meglio. Certo che MC20 e Grecale non bastano: serve un’aggressività maggiore, anche a livello di marketing. Mentre Grecale Folgore e la GranTurismo Folgore non convincono appieno. La sfida arriva anche dalle evoluzioni di Porsche, Bentley, Aston Martin e le divisioni di lusso dei grandi gruppi tedeschi (Mercedes-AMG, BMW M).
Urge sentire il profumo dell’Italia, da associare a Maserati: know-how artigianale e industriale unico, filiera di fornitori specializzati, manodopera altamente qualificata.

Maserati ai cinesi? No
Alla domanda sulle speculazioni di mercato secondo cui Stellantis potrebbe valutare una vendita di Maserati a fronte di risultati scarsi e vendite in calo, Ficili ha ribadito che il gruppo non ha alcuna intenzione di disinvestire.
Revisione del piano Alfa Romeo in arrivo
Ficili, che è anche a capo del marchio premium Alfa Romeo di Stellantis, ha affermato che anche una revisione del piano Alfa è imminente. Rammentiamo che il Gruppo ha incaricato la società di consulenza McKinsey di fornire un report sulle strategie per i due marchi leggendari nazionali, che devono affrontare il duro colpo dei dazi statunitensi. Maserati realizza il 30% delle sue vendite negli Stati Uniti, mentre Alfa Romeo ne genera il 15%.