Mercedes nel mirino delle lobby verdi per le emissioni di CO2

Per Transport & Environment, Mercedes è l’unica Casa europea a non essere sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di CO2.
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In un’epoca dominata dalla comunicazione veloce, risulta strano che Mercedes non risponda mai agli attacchi della lobby verde Transport & Environment. Adesso, l’associazione green dice che la Casa tedesca è l’unica europea a non essere sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di CO2 imposti da Bruxelles. Se il costruttore dovesse replicare, riporteremmo le sue osservazioni.

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Mercedes nel mirino delle lobby verdi

I dati della prima metà del 2025 mostrano che le Case europee hanno venduto il 38% in più di auto elettriche nei primi sette mesi dell’anno, garantendo che tutte, tranne Mercedes, siano sulla buona strada per rispettare gli obiettivi di emissione 2025-27 dell’UE, secondo una nuova ricerca di T&E. Tuttavia, l’estensione di due anni degli obiettivi ha permesso alle aziende di rallentare la corsa e porterà alla vendita di 2 milioni di auto elettriche in meno tra il 2025 e il 2027 rispetto a quanto previsto dalla scadenza originale. T&E ha invitato la Commissione Europea a mantenere saldi gli obiettivi per il 2030 e il 2035 in occasione del dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica che si terrà venerdì 12 settembre 2025.

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Emissioni delle Case: cosa succede

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Secondo il rapporto di T&E, BMW, Renault e Volkswagen dovrebbero raggiungere i loro traguardi di emissioni per il periodo 2025-27. BMW rispetterebbe i limiti massimi medi di emissioni consentiti dalla legge UE con un margine di 13 grammi per chilometro (gCO₂/km). Stellantis e Renault sarebbero in regola rispettivamente con un margine di 9 e 2 gCO₂/km, mentre Volkswagen rispetterebbe gli obiettivi a malapena, senza alcun margine (0 gCO₂/km).

Mercedes, che detiene la presidenza della lobby costruttori Acea ed è il principale oppositore dei target UE di ban termico 2035, è l’unica casa automobilistica europea a non riuscire a raggiungerli da sola. Avrebbe un deficit di 10 gCO₂/km e dovrebbe acquistare crediti da Volvo Cars e Polestar tramite un accordo di pooling.

L’analisi di T&E

I costi delle batterie sono destinati a diminuire del 27% tra il 2022 e la fine di quest’anno e si prevede che diminuiranno di un ulteriore 28% entro il 2027 rispetto ai livelli del 2025, secondo le previsioni di T&E [4]. L’infrastruttura di ricarica è stata implementata sul 77% della rete autostradale principale dell’UE e tutti gli Stati membri hanno già raggiunto o superato il numero di punti di ricarica pubblici richiesto dall’obiettivo UE per il 2025. Mentre l’UE discute un’ulteriore riduzione delle sue norme sulle emissioni, i mercati globali stanno passando rapidamente all’elettrico. India, Messico, Indonesia e Tailandia hanno quote di mercato di veicoli elettrici rispettivamente del 5%, 5%, 13% e 24% [6]. Nel più grande mercato automobilistico del mondo, la Cina, la quota di vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) supererà il 30% entro la fine del 2025.