Mirafiori in rivolta: sciopero spontaneo dei lavoratori.

M Magarini
In segno di protesta per un futuro messo in discussione, i lavoratori Stellantis di Mirafiori tengono uno sciopero spontaneo
Stellantis impianto Mirafiori

Il clima si fa teso a Mirafiori dopo le parole pronunciate da Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, circa il futuro del complesso. I lavoratori del secondo turno hanno alimentato preoccupazioni sulle prospettive dell’impianto. La manodopera del secondo turno ha organizzato uno sciopero spontaneo al termine delle assemblee Fiom, uscendo in corteo dalla fabbrica.

La sensazione prevalente tra gli operai è che serva una presa di posizione, altrimenti il futuro del complesso è seriamente in pericolo. L’assenza di risposte sulle prospettive è allarmante, denunciano i sindacati. Addirittura, la Fiom paventa che dal 2027 l’impianto smetterà di avere produzioni. La cassa integrazione per la Fiat 500e e la cessazione della Maserati Levante inaspriscono gli animi.

La rabbia di Mirafiori: produzione bloccata, l’esasperazione dei lavoratori esplode

Mirafiori

Mentre John Elkann va avanti a rassicurare gli animi attraverso dichiarazioni in cui sottolinea di avere grandi progetti per l’Italia, i dubbi impazzano. Cosa accadrà da qui in avanti? Il gruppo, nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe, sembra aver dato la priorità alla Francia. Una scelta probabilmente anche figlia della partecipazione azionaria dello Stato d’oltralpe, a differenza del nostro. Attualmente, il Governo valuta l’ingresso nel capitale azionario, ma, come spiegato dal ministro Adolfo Urso, prenderà sul serio la questione soltanto qualora Stellantis esprima il desiderio di includerla. E, comunque, anche se così fosse, l’operazione avverrebbe secondo il valore di mercato, senza fare regali.

Gli animi sono, intanto, turbolenti pure a Pomigliano d’Arco, dove hanno avuto luogo delle assemblee analoghe. Il segretario nazionale Fiom, Samuele Lodi, evidenzia la straordinaria adesione delle maestranze e il forte senso di inquietudine espresso. Il tavolo al Mimit non è stato in grado di generare i risultati sperati. E la reazione gelida di Stellantis alle risorse stanziate dall’esecutivo ha spinto Carlos Tavares a porre in dubbio l’avvenire degli stabilimenti e dell’occupazione.

Stellantis Mirafiori

La Fismic Confsal sollecita il conglomerato ad accelerare il piano di investimento Dare Forward. A suo avviso, servono certezze produttive per ogni impianto. L’onorevole sottolinea come il piano incentivi sia orientato a modelli realizzabili nella nostra penisola, sperando in una risposta adeguata da parte di Stellantis.

In definitiva, gli animi sono agitati. La manodopera chiede garanzie sulle prospettive future e un piano industriale tale da assicurare la continuità a Mirafiori. Ora la palla passa alla società e alla classe politica, affinché individuino soluzioni concrete per scongiurare un declino inesorabile dell’industria automobilistica sulla scena nazionale. Il peso che ha nell’economia nazionale impone di seguire con estremo interesse gli sviluppi. Qualora il gruppo continui a tergiversare, allora i fondi stanziati verrebbero utilizzati diversamente, allo scopo di supportare l’attività di un secondo polo del settore.

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