Obbligo di flotte elettriche in Europa: addio libertà

Ecco come accelerare la transizione energetica del comparto automobilistico europeo.
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Stando alla Bild, la Commissione europea presenterà entro la fine dell’estate un Regolamento UE per imporre alle società di noleggio e alle flotte aziendali l’obbligo di acquistare solo auto elettriche già per il 2030. Quindi, o l’azienda prende a noleggio a lungo termine le BEV o le compra direttamente. Perché? Facile: i privati stanno alla larga dalle elettriche nel Vecchio Continente: 15% di quota, e 5% in Italia. Un flop colossale. Non resta che l’obbligo per le aziende. In questo modo, zero libertà di scelta per tutti: privati e società. Ciao ciao libertà di muoversi come si vuole.

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Le date

Il ban termico è del 2035. L’obbligo di BEV per le aziende è del 2030. È un arbitro parziale e fazioso che aiuta l’elettrico il quale – imbranato – da solo non vince, neppure con le lobby green che spingono. Questo programmino di BEV per le flotte è adorato, sottolineiamo, dai gruppi di potere influenti a Bruxelles. Rammentiamo che il 60% delle immatricolazioni di auto nuove riguarda auto aziendali o vetture destinate al noleggio. 

Già nel Piano d’Azione

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D’altronde, tirava quell’aria. Il Piano d’Azione UE puntava a politiche di decarbonizzazione dell’auto con l’obbligo di BEV, osteggiato da gran parte degli operatori del settore del noleggio, anche per la scarsa propensione dei clienti ad affittare elettriche. 

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Quale problema

Nel 2019, col Green Deal UE, la Germania aveva imposto il ban, indirizzando le scelte UE come sempre. Adesso, con la destra che cresce, la disoccupazione automotive, l’instabilità sociale, Berlino fa retromarcia in direzione termico. Da vedere se e quanto farà da stampella a una Commissione che mai era stata politicamente così debole. I tedeschi dicono no anche all’idea di aumentare il bilancio comunitario fino a 2.000 miliardi di euro grazie a nuove tasse.

Sentite il ministero federale dei Trasporti tedesco: “Respingiamo fermamente questa ipotesi e abbiamo comunicato la nostra posizione negativa anche alle compagnie di autonoleggio. Ci impegniamo a garantire che ciò non accada”. E l’associazione di rappresentanza dell’industria automobilistica tedesca. “Respingiamo fermamente questa nuova offensiva normativa. Al contrario, sono necessari miglioramenti delle condizioni quadro. Fissare obiettivi è una cosa, consentirne il raggiungimento è un’altra. Ed è qui che l’Ue ha ora un dovere”. Per Nico Gabriel, amministratore delegato di Sixt, “i turisti non useranno più le auto a noleggio e i consumatori non potranno praticamente più noleggiare veicoli. Semplicemente, mancano stazioni di ricarica in tutta l’Ue. Il risultato: il noleggio delle auto diventerà probabilmente più costoso”.

Linguaggio particolare

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Volano gli stracci. Sentite il tono. Ecco la CDU, della coalizione di maggioranza al Parlamento europeo: “I funzionari della Commissione dovrebbero lasciare Bruxelles e prendersi una vacanza. Chiunque stia pianificando un divieto europeo sui motori a combustione interna per le auto a noleggio a partire dal 2030 ha perso il contatto con la realtà”. 

Pericoli enormi per la sicurezza stradale

Spesso chi prende un’auto a noleggio a breve termine (per un weekend) la sceglie termica e col cambio. Imporre l’obbligo di elettrica a chi non la sa guidare è pericolosissimo per la sicurezza stradale: sono macchine che partono a razzo e serve un minimo di pratica. Le macchine a benzina o diesel erogano la potenza in modo graduale, con una curva di coppia che cresce all’aumentare dei giri. Invece una BEV ha una coppia massima quasi istantanea. Anche a basse velocità, una pressione più forte sull’acceleratore può tradursi in un’accelerazione notevole. Un effetto che può causare la perdita di controllo in situazioni delicate, come a un incrocio o nel traffico intenso. Non si pensi all’automobilista esperto, ma all’utente poco avvezzo alle tecnologie. 

La frenata rigenerativa per ricaricare la batteria, col rallentamento brusco e inaspettato appena si alza il piede dall’acceleratore, è micidiale per gli inesperti. Come minimo, le compagnie di noleggio dovrebbero fornire un video tutorial prima di consegnare l’auto elettrica: basterà?

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Prima ci si lamenta perché in UE e in Italia i sinistri stradali sono una piaga sociale. E poi si dà in mano una BEV a noleggio a chi non l’ha mai guidata. Complimenti.

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