Obbligo di usare il motore elettrico anziché a benzina: idea bizzarra in Germania

Se compri un’auto PHEV ibrida plug-in a benzina con batteria ricaricabile, allora devi usare per un certo numero di km il motore elettrico: idea contro la libertà.
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In Germania si fa strada un’idea bizzarra: se compri un’auto PHEV ibrida plug-in a benzina con batteria ricaricabile, allora devi usare per un certo numero di km il motore elettrico. Perché hai goduto degli incentivi statali su quelle macchine, a favore della decarbonizzazione, e quindi si deve puntare con forza sulla batteria. Questa tesi pare sia stata attribuita alla VDA, la lobby delle Case auto tedesche. 

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Obbligo di usare il motore elettrico: la Germania fa il bis

Anomalo che dalla terra teutonica arrivi il secondo pasticcio epocale: il primo è il Green Deal auto elettrica 2019 con ban termico 2035 voluto dal governo verde. Siccome hanno visto che causa disoccupazione, in subordine si passa all’abolizione totale del bando con ammissione di certe termiche: le PHEV ibride a benzina, di cui BYD è regina. 

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Imporre l’uso dell’elettrico sarebbe una regola liberticida, esattamente come il ban termico. Non si può imporre al consumatore la scelta del benzina o dell’elettrico o del diesel. Serve massima e totale libertà. Occorre un ritorno alla libera scelta in una libera nazione in una libera Unione Europea. Compro l’auto che voglio io. Anche perché le colonnine sono poche, lente, distribuite male e vandalizzate. Mentre il costo della ricarica è infernale. Col gas alle stelle poi, non più in arrivo dalla Russia, l’elettricità è destinata a costare sempre di più.

Proposte creative

La riapertura della discussione sul divieto del termico sta portando a molte proposte creative: l’ibrido con obbligo di uso minimo del benzina è un delirio. A questo punto, visto che queste idee strane arrivano dalla Germania, considerando che Berlino ha già partorito il Green Deal con disoccupazione dilagante e cessione dello scettro automotive alla Cina, è opportuno che il futuro sia creato altrove. Neppure in Francia, per carità, dove le politiche verdi hanno devastato la nazione.

Il sistema sarebbe anche pericoloso: impone la ricarica regolare PHEV pena l’interruzione del funzionamento del veicolo. Se sono in mezzo alla campagna e ho un’emergenza, resto impanato nella macchina di notte perché ho fatto troppi pieni di benzina. Per favore, più libertà e meno delirio green.

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L’acquirente medio sceglie una PHEV semplicemente perché vuole un veicolo elettrico che non ha bisogno di collegare, altrimenti avrebbe acquistato una BEV. Ora immaginiamo che le PHEV siano dotate di una funzione che forza la ricarica quando il veicolo si discosta dal suo valore di consumo di carburante omologato. Questo costringerà i conducenti a fare esattamente ciò che non vogliono: collegarlo. Le Case dovrebbero piazzare un motore a benzina più piccolo e uno elettrico più grande. La vettura costerebbe di più e consumerebbe molto di più. Nessuno la comprerebbe. Sarebbe una specie di clone dell’elettrico.

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No alla vecchia moda elettrica dell’Europa dei dinosauri

Bisogna anche capire che è finita: l’Europa è vecchia, col suo Green Deal auto elettrica per anziani, si trova di fronte a una macchina da guerra a benzina come gli USA, la velocità della Russia, la Cina che non aiuta più l’auto elettrica. Occorre ringiovanirsi, senza le idee da dinosauro modaiolo green: robe antiquate per persone che non fanno i conti con la realtà.

Non è ancora chiaro se la proposta includerà alcune scappatoie, come intervalli estremamente lunghi tra gli eventi di ricarica o un pulsante, molto facile da trovare, in cui il conducente potrebbe spegnere il sistema, un po’ come i sistemi start/stop. Andiamo avanti senza paura verso il motore termico pulito, concentrandoci sull’enorme potenziale di questa tecnologia di propulsione invece di sprecare tempo, denaro e qualità ambientale su queste soluzioni provvisorie.