BYD riduce il suo obiettivo di vendita 2025 del 16%, portandolo a 4,6 milioni di auto, contro 5,5 milioni precedenti, riferisce la Reuters. Il nuovo target rappresenta un aumento del 7% rispetto allo scorso anno e rappresenterebbe la crescita annuale più lenta dal 2020, quando le vendite sono diminuite del 7%. Un’enormità di macchine per macinare profitti immensi, ma meno delle stime. È la crescita annuale più lenta dal 2020. Perché? Secondo indiscrezioni, il colosso cinese sta subendo la pressione della crescente concorrenza coi rivali: Leapmotor (Stellantis) e Geely Auto anzitutto.
BYD: cosa succede in Cina
Le vendite di auto meno care di BYD – quelle con un prezzo inferiore a 150.000 yuan (18 mila euro) e che costituiscono la maggior parte delle vendite sul mercato interno – sono diminuite del 9,6% a luglio rispetto allo scorso anno. In confronto, le vendite di auto di Geely in quel segmento di prezzo sono aumentate del 90% su base annua a luglio: questa società ha alzato il suo obiettivo di vendita annuale per il 2025 a 3 milioni di veicoli da 2,71 milioni.
Inoltre, le prospettive ridotte riflettono anche la pressione deflazionistica che grava sulla seconda economia mondiale, dove la domanda interna è stata colpita da una prolungata crisi immobiliare. Nei primi otto mesi di quest’anno, Build Your Dreams ha raggiunto solo (si fa per dire) il 52% circa del suo obiettivo iniziale di 5,5 milioni di veicoli venduti. La produzione è calata per il secondo mese consecutivo ad agosto, segnando la sua prima contrazione mensile consecutiva dal 2020.
Perché BYD affronta la crescita annuale più lenta dal 2021: guerra dei prezzi
Nella guerra dei prezzi e degli sconti contro un’infinità di marchi cinesi (e no), può darsi che la redditività per macchina scenda. Questa l’ipotesi che circola, ma la società per ora non dice nulla. La scorsa settimana, BYD ha registrato un calo del 30% degli utili trimestrali, il primo in oltre tre anni. La Deutsche Bank ha dichiarato di aspettarsi che BYD venderà 4,7 milioni di veicoli, mentre Morningstar parla di 4,8 milioni.

Da startup a gigante: il destino dei vincenti è essere criticati
In pochi anni, BYD si è trasformata da una startup emergente nel settore BEV e PHEV a una delle Case automobilistiche più importanti al mondo, realizzando gran parte della produzione internamente, il che le ha consentito di contenere i costi pur introducendo funzionalità all’avanguardia. Aggira i dazi UE e vende tantissime ibride plug-in in Europa. Le sue targhe di veicoli elettrici puri e ibridi plug-in sono decuplicate tra il 2020 e il 2024, raggiungendo i 4,3 milioni di veicoli, posizionandosi alla pari con General Motors e Ford in termini globali. Come tutti i vincenti, attira critiche e invidie.
No alle tre fake su BYD
- BYD fa solo auto elettriche. Realtà: fa anche le termiche a combustione (benzina) PHEV.
- Vuole sfondare in Europa solo con le elettriche. No, penetra con le PHEV, che tutti in Italia vogliono perché da noi non ci sono abbastanza colonnine veloci e l’elettricità è cara come il fuoco.
- Fa auto super low cost. No, casomai produce e vende macchine a prezzi ragionevoli e competitivi.