Piano da 3 miliardi in Germania, c’è bisogno degli incentivi auto elettriche

In Germania si pensa di rispolverare il classico bonus, una soluzione che piace sempre ma che spinge chi già può permettersi un’auto nuova.
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La Germania ci riprova con la sua eterna missione, ovvero convincere i cittadini che l’auto elettrica è per tutti, anche per chi non ha uno stipendio da manager. Il governo federale sta infatti preparando un nuovo pacchetto di incentivi dedicato ai redditi medio-bassi, un piano dal valore complessivo di 3 miliardi di euro che dovrebbe durare fino al 2029. Sulla carta, un gesto nobile e lungimirante. Nella realtà, per ora, un grande punto interrogativo.

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Nessuno ha ancora spiegato chi riceverà esattamente cosa. Né come, né quando. Il gruppo dei beneficiari non è definito e i criteri di assegnazione restano un “mistero economico”. Forse si terrà conto del reddito medio lordo tedesco, circa 50.000 euro l’anno. Praticamente solo chi in Germania vive di sogni elettrici e, con difficoltà, pensa a un’auto nuova.

volkswagen id.3 in carica
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L’idea di fondo sembra ispirarsi al modello francese, dove lo Stato ha sostenuto leasing a basso costo per le auto elettriche. Una formula astuta, che garantisce ai costruttori un flusso costante di clienti e ai cittadini un modo più accessibile per mettersi al volante di un’elettrica. In alternativa, Berlino potrebbe rispolverare il classico bonus all’acquisto, una soluzione che piace sempre ma che, come mostrano i dati, finisce per favorire più chi può già permettersi un’auto nuova che chi davvero ne avrebbe bisogno.

La questione centrale è un’altra: molti tedeschi non si fidano ancora del futuro elettrico. Chi sogna ancora il ruggito dei motori a benzina, ovvero moltissime persone nella partia di BMW, Porsche, Mercedes (e così via), non vuole passare dall’altra parte.

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C’è anche chi si chiede se quei tre miliardi non potessero essere spesi meglio, ad esempio per ridurre i costi di ricarica pubblica o migliorare le infrastrutture. È davvero “vicino ai cittadini” il proposito di aiutare chi ha un’auto elettrica a usarla spendendo meno. Il piano tedesco, però, parla di “democratizzazione della mobilità”. Come se far comprare tutti, ma proprio tutti, a tutti i costi, sia l’operazione d’inclusione primaria.