Ladri spietati in Italia con un boom di furti d’auto nel 2024: rubate 136.000 macchine, il 3% in più sul 2023, così da tornare ai livelli pre-Covid 2019. Spaventosi in numeri dal 2013, con 1,7 milioni di veicoli scomparsi, instradati su mercati esteri o cannibalizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Sono i numeri LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati, in base ai dati del ministero dell’Interno.
Criminali super organizzati
A compiere i crimini, le organizzazioni nazionali e internazionali, sempre più interessate a gestire traffici illeciti di veicoli o delle loro componenti: i mezzi seguono direttrici iberiche, balcaniche, nordafricane e mediorientali. Insomma, ovunque dall’Italia arrivano belle vetture, SUV costosi. Da divorare come piranha sul posto con rivendita dei pezzi online, o da rivendere con alterazione del telaio.
Prevenzione davvero ardua
La prevenzione da parte delle istituzioni? Difficilissima. Le telecamere possono poco: si agisce indisturbati e in fretta, coprendo volti e targhe dei mezzi usati per il furto. E comunque i numeri dicono che i topi d’auto, professionisti esperti, hanno poca paura quando agiscono a Milano, Roma, Napoli, Caserta, Bari, Foggia, Caserta. Magari poi c’è lo staffettista che prende l’auto e s’invola tranquillo all’estero, avvalendosi di altri guidatori altrove. Un sistema perfetto, che include la cannibalizzazione del mezzo, lasciato senza fari, gomme, infotainment, batterie di auto ibride, volanti.
Povere macchine, alla mercé dei lestofanti. Il livello di attenzione poi sale oltre misura nella macroarea di cinque Regioni dove si concentra l’80% dei criminali dediti ai furti di mezzi: allarme rosso in Campania (31.428 furti). Male il Lazio con 24.153 modelli sottratti. Poi la Sicilia (19.622), la Puglia (16.013) e la Lombardia (14.694).

Polizze anti furto sempre carissime
Le polizze assicurative anti furto totale e parziale? Costose come il fuoco, con penali alte e massimali basse. Specie se l’auto resta parcheggiata in strada di notte e soprattutto in aree calde dell’Italia come il Napoletano. Stabile il tasso di ritrovamento dei mezzi sottratti, al 45% (bisogna vedere in che stato…).
Cavalli di ritorno al Sud
Esiste poi il fenomeno dei cavalli di ritorno, specie al Sud, con Napoli e Caserta come epicentro. Il ladro ruba, contatta il proprietario, che magari non fa denuncia: si può pagare un riscatto per avere indietro la vettura. Numeri elevatissimi che sfuggono alle statistiche ufficiali. Per non parlare del titolare del mezzo che ritrova e compra online il pezzo di ricambio rubato dal ladro piranha, il quale gli ha cannibalizzato il veicolo. Situazione drammatica, che non ci fa fare bella figura nell’Unione Europea.
Gli antifurto servono?
Fanno qualcosa. Ma il ladro professionista non lo fermi: ha chiavi clonate, jammer e dispositivi elettronici in grado di bypassare qualsiasi tecnologia. Usa strumenti per disturbare il segnale GPS. Criminali super attrezzati, che possono investire migliaia di euro in attrezzature sofisticare per mettere a segno i colpi in un business davvero redditizio.