Renault ha ceduto il controllo di Nissan

A 23 anni dalla sua creazione, l’alleanza tra Renault e Nissan trasformerà radicalmente la sua struttura, le due società lo hanno confermato dopo 4 mesi di trattative. Il cambiamento più significativo è nella cessione da parte dei francesi dalla partecipazione di controllo in Nissan, che detengono da due decenni.

Renault venderà il 28% delle sue azioni in Nissan che in cambio investirà nelle sue auto elettriche

Renault possiede attualmente il 43% – praticamente la quota di controllo – di Nissan, mentre i giapponesi possiedono solo il 15% di Renault. Questo controllo francese della società giapponese è stata la principale causa di attrito tra i due gruppi.

Renault accetta ora di ridurre la sua partecipazione in Nissan a solo il 15%. Il restante 28% sarà trasferito a un trust francese e sarà venduto quando le circostanze saranno “favorevoli”. Agli attuali prezzi delle azioni, questo pacchetto vale circa 4,1 miliardi di dollari USA. In cambio, Nissan accetta di investire nelle nuove divisioni di mobilità elettrica di Renault.

Non è ancora chiaro come sia stato risolto l’altro punto più controverso: i diritti intellettuali sulle tecnologie condivise. Nissan è preoccupata per la crescente partnership tra Renault e la cinese Geely e per il rischio che la loro tecnologia cada nelle mani dei cinesi. La casa francese vuole sviluppare motori a benzina e tecnologie ibride insieme a Geely e portare il gigante petrolifero saudita Aramco come investitore nell’impresa.

L’intesa raggiunta sarà probabilmente accolta favorevolmente dai mercati. Da ottobre, quando le due società hanno annunciato l’inizio dei colloqui di ristrutturazione, le azioni di Renault sono aumentate del 25% e quelle di Nissan del 3%.

La separazione dalla quota di controllo di Nissan sarà l’inizio di una nuova era per la Renault. Negli ultimi due decenni la parte del leone negli utili del gruppo francese è arrivata proprio dal partner giapponese . In futuro, la Renault farà affidamento principalmente su se stessa. Gli accordi raggiunti dovranno però essere prima confermati dai consigli di amministrazione dei due colossi.

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