Renault: nessuna fusione con Nissan

Il boss della Renault Luca De Meo ha escluso mercoledì (8 settembre) una fusione con il gruppo giapponese Nissan, di cui il francese è il principale azionista, ma ha stimato che “molta più cooperazione” è possibile tra i due produttori. “Dal 2010 la logica è sempre stata quella di mettere insieme le organizzazioni (di Renault e Nissan, ndr) per preparare la fusione. Non la vedo, non immagino una fusione perché non sono sicuro che ha un senso operativo”, ha affermato l’amministratore delegato della Renault in un’intervista al quotidiano specializzato Il Sole-24 Ore. “D’altra parte, vedo molta più cooperazione e questo sarà possibile se l’alleanza si evolverà. In quale direzione, vedremo”, ha aggiunto.

I rapporti tra i due produttori sono tesi da tempo a causa della disuguaglianza delle loro partecipazioni incrociate e sono esplosi allo scoperto nel 2018-2019 con il caso Ghosn. Renault, di cui lo Stato francese possiede circa il 15% del capitale – altro fattore di preoccupazione per i giapponesi – controlla il 43,4% del capitale di Nissan, mentre il costruttore nipponico detiene solo il 15% delle azioni di Renault, senza diritto di voto. L’onorevole De Meo, dal canto suo, vede in questa lunga alleanza un possibile fattore di successo.

“Dobbiamo sfruttare il fatto che siamo sposati da 20 anni, ci sono figli, ci sono momenti di tensione, ma abbiamo tanto da guadagnare restando allineati” nelle future politiche di sviluppo, ha affermato De Meo. Il capo operativo della Renault ha segnato una svolta per il gruppo francese, cercando soprattutto redditività e non più volumi.

“Nel 2018 Renault-Nissan era tecnicamente in termini di volumi di vendita e immatricolazioni il numero 1 al mondo, ma se il numero 1 al mondo non fa soldi, significa che questo modello non funziona a lungo termine. “, ha detto, spiegando di aver messo a dieta la Renault per riportare il gruppo ad un peso ideale per il proprio business”.

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