Skoda ha presentato due crossover speciali

Skoda ha presentato versioni speciali dei crossover Skoda Enyaq e Kodiaq. La società ha deciso di attirare l’attenzione prima dell’inizio della stagione nella National Hockey League (NHL) del Nord America. Ma questo non è sorprendente.

Skoda ha presentato versioni speciali dei crossover Skoda Enyaq e Kodiaq

Due squadre di campionato, i San Jose Sharks e i Nashville Predators, sono in Europa per tre partite per aprire la stagione NHL, la prima delle quali è stasera a Praga alla O2 Arena. La visita è la nona delle squadre NHL in Europa. E il rapporto di Skoda con l’hockey su ghiaccio è di lunga data, dal 1992 l’azienda è sostenitrice dello sport del ghiaccio come partner ufficiale dei campionati del mondo.

Skoda Sharyaq e Prediaq saranno le mascotte a quattro ruote delle squadre. Le auto saranno le protagoniste del baraccone delle partite di hockey, personalizzate per esprimere lo spirito delle squadre americane.

I loro nomi Sharyaq e Prediaq, seguendo lo schema di denominazione di Skoda in cui tutti i crossover terminano in “q”. E il loro aspetto sgargiante è progettato per attirare l’attenzione dei fan nell’atmosfera della NHL. A prima vista si tratta di creazioni uniche, ma al secondo sguardo tutti riconosceranno le caratteristiche distintive di due modelli Skoda: Kodiag ed Enyaq iV.

“Volevamo scegliere modelli di dimensioni simili e ci piaceva anche il contrasto tra i sistemi di trasmissione completamente elettrici e convenzionali “, ha detto Vitezslav Pelc del team Skoda responsabile della trasformazione delle auto in mascotte del team non convenzionali.

Le auto onorano i colori della squadra: la  Prediaq è per lo più gialla, come le maglie dei Nashville Predators, e la Sharyaq è nera e blu come i San Jose Sharks. Le auto sono anche decorate con elementi 3D.

“In collaborazione con un partner, abbiamo sviluppato una struttura composita a coste flessibili. La schiuma di poliuretano di varia rigidità è stata gradualmente stratificata su questa struttura di base per consentire a pinne, coda e criniera di muoversi naturalmente”, aggiunge Peltz.

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