Stellantis, Cassino: il futuro è elettrico, ma la strada è ancora lunga

M Magarini
Le prospettive per l’impianto Stellantis di Cassino sono piuttosto rosee, anche se la strada rimane ancora lunga

Il 2023 non si è concluso nel modo migliore per lo stabilimento Stellantis di Cassino. Afflitto dalle incertezze legate al corso elettrico, la struttura ha registrato un calo delle unità prodotte dell’11,3% rispetto al 2022. La principale spinta dell’attività è stata la nuova Maserati Grecale, capace di segnare un aumento del 27%, comunque insufficiente a compensare la diminuzione delle due Alfa Romeo, Stelvio e Giulia. Le potenzialità del complesso superano i 48.800 esemplari usciti dalla fabbrica. Nel 2017, il totale era stato di 153.263, quasi il triplo, con un organico di 1.200 addetti in più.

Stellantis Cassino: futuro a tinte green

Stellantis

Il futuro dello stabilimento Stellantis di Cassino è legato all’elettrificazione. I piani del conglomerato sono noti e inclusi nel programma Dare Forward 2030 illustrato dal CEO Carlos Tavares agli azionisti. Entro la fine del decennio, tutte le vetture commercializzate nel Vecchio Continente saranno elettriche, mentre negli Stati Uniti rappresenteranno la metà.

Per quanto riguarda la Maserati Grecale, la proposta del Tridente è già disponibile in versione completamente elettrica. Invece, le prossime Stelvio e Giulia, sviluppate sul pianale Stla Large, sono in procinto di essere lanciate. Negli ultimi mesi, gli operatori hanno completato i lavori di verniciatura, lastratura e preparazione della linea di montaggio per le imminenti BEV. In questo contesto, sono stati fermi 54 giorni, necessari per convertire l’impianto. La carenza di materiali ha inflitto un altro duro colpo, in grado di frenare i progressi. Nonostante l’assegnazione dell’architettura sia un passo importante, i sindacati credono che sia opportuno allocare presto altri modelli premium per sfruttare appieno il potenziale dello stabilimento.

Stellantis Cassino

Il 29 novembre 2023 è, intanto, stato l’ultimo giorno di attività presso lo stabilimento Stellantis di Cassino, prima della riapertura, prevista per l’8 gennaio 2024. Questo periodo è servito per installare la nuova linea dedicata al pianale, che costituirà la base delle BEV di fascia alta del conglomerato, fondato nel 2021 dalla fusione tra FCA e PSA. L’adeguamento delle catene di montaggio è essenziale per consentire al centro di realizzare le future generazioni di Stelvio e Giulia, programmate rispettivamente nel 2025 e nel 2026. Unite dall’anima green, hanno un ruolo cruciale nelle strategie generali.

Dopo aver affidato le chiavi del regno a Jean-Philippe Imparato, la Casa del Biscione ha ripreso a correre, ma questo deve rappresentare solo l’inizio. Lo impone la storia del brand e le risorse di Stellantis, che lo posizionano sullo stesso piano di DS e Lancia, subito sotto Maserati. I prototipi delle future Giulia e Stelvio sono stati anticipati ai sindacati presso il centro stile di Mirafiori. Le recenti new entry del Costruttore hanno funzionato: varrà lo stesso anche in questa occasione?

Seguici con Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle notizie Automotive Clicca Qui!

  Argomento: