Stellantis, il motore PureTech è l’incubo che ti costa due volte

Pare che oggi si vendano bene solo i modelli per cui il cambio della cinghia sia stato certificato da Stellantis.
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Il (ben noto) problema dei motori PureTech, centrato sulla fragilità della cinghia a bagno d’olio, ha trasformato la vita di migliaia di automobilisti in un calvario meccanico. Nonostante Stellantis abbia corretto e migliorato l’unità per le nuove produzioni, il fantasma dei vecchi propulsori continua ad aleggiare minaccioso.

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L’azienda, nel tentativo di arginare la valanga di noie, ha esteso la garanzia sui vecchi PureTech. Ma attenzione, la casa automobilistica ha posto una condizione fondamentale: le vetture devono essere in regola con il piano di manutenzione ufficiale.

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Il vero dramma, però, arriva in un secondo momento, colpendo doppiamente i possessori di queste vetture. Oltre alle spese e ai fastidi delle riparazioni, sta emergendo una critica ben più subdola e potenzialmente costosa: il crollo della rivendibilità. La stampa francese ha dato voce ai clienti Stellantis che hanno scoperto di possedere un vero e proprio peso morto economico.

Molti proprietari hanno tentato di vendere i loro veicoli ritrovandosi con la spiacevole sorpresa di un netto rifiuto al ritiro o di una proposta di prezzo molto più basso di quello di mercato. Alcuni sono stati costretti a “svendere” letteralmente la propria auto, rimettendoci ingenti somme.

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Una testimonianza in particolare, quella di Aurélien Lequeux, racconta di aver acquistato una Peugeot 3008 per 34.000 euro e, dopo aver speso quasi 3.000 euro in riparazioni, ha provato a venderla a 10.000 euro dopo 85.000 chilometri, senza trovare alcun acquirente in tre mesi. Un prezzo che, per un veicolo di quella fascia con un chilometraggio simile, è ben al di sotto della norma.

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Il problema PureTech ha ormai compromesso la fiducia nel mercato dell’usato. Le trattative tra privati sono diventate quasi impossibili, data la diffusa sfiducia sull’affidabilità di questi motori. Anche aziende specializzate hanno confermato le difficoltà, ammettendo che fino a poco tempo fa non si accettavano le vetture con i vecchi PureTech, giudicando il rischio troppo elevato sia per loro che per i clienti.

Pare che oggi si vendano bene solo i modelli per cui il cambio della cinghia è certificato da Stellantis, garantendo così la copertura dell’estensione di garanzia.