Stellantis pare intenda calare il tris a Orano in Algeria: dopo la Fiat Grande Panda, stando a MF qui arriveranno anche Alfa Romeo e Opel. D’altra parte, se il costo dell’energia è mostruoso in Italia, risulta chiaro che il Gruppo cerchi soluzioni meno care. È un meccanismo innescato dal fatto che l’UE non compra più gas di alta qualità e a basso prezzo dalla Russia, con ricadute pesantissime per le nazioni. In più, incide il costo della manodopera, più leggera in Africa.
Quindi, non solo la Fiat, ma anche un marchio premium come il Biscione in Africa. Oltre all’Opel Frontera: il SUV tedesco è il maggiore indiziato in quanto condivide la base con la Grande Panda. A far compagnia alla vecchia Fiat 500 (che si produceva in Polonia), al Doblò e al Doblò Panorama.

Il piano
Samir Cherfan, direttore delle operazioni Stellantis per la regione Medio Oriente e Africa, ha pronto il piano: da 17 mila veicoli prodotti nel 2024 a 60 mila nel 2025, e a 90 mila nel 2026. Servono legami coi fornitori locali, tra cui Martur (sedili), Boreem (sistemi di scarico) e l’italiana Sigit. I conti tornano. Risale al 2022 l’accordo sulle specifiche automobilistiche sottoscrittocon l’Agenzia algerina per la promozione degli investimenti: via allo sviluppo delle attività industriali, post-vendita e di ricambi per Fiat. La prima serie per la produzione dei quattro modelli ammontava a 200 milioni di euro. Target del Gruppo, raggiungere un milione di veicoli venduti nella zona entro il 2030 con un’autonomia produttiva regionale del 70%.