Stellantis insieme a BMW e Mercedes contro lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035

Dopo aver messo da parte la strategia, Dare Forward, Stellantis chiede alla Commissione Europea di rivedere il ban del 2035.
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A pochi mesi dalla sua nomina, il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, dopo aver archiviato il piano Dare Forward, che prevedeva la vendita esclusiva di auto elettriche dal 2030, interviene con decisione nel dibattito sul futuro dell’auto in Europa, definendo “irrealistico” il divieto di commercializzare veicoli a benzina, diesel e ibridi a partire dal 2035

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Stellantis contro lo stop ai motori termici dal 2035: l’allarme del nuovo CEO Antonio Filosa

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Dopo le prese di posizione di BMW e Mercedes, anche il gruppo italo-franco-americano si schiera apertamente contro la misura, chiedendo a Bruxelles maggiore flessibilità per conciliare la transizione ecologica con la salvaguardia dell’industria.

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In un’intervista rilasciata a Les Échos, Filosa ha sottolineato che l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di CO₂ entro il 2030 e di azzerare le vendite di motori termici cinque anni dopo non può essere raggiunto “nelle condizioni attuali”. Per il manager servono meccanismi correttivi, come incentivi alla rottamazione per accelerare il rinnovo del parco circolante, supercrediti per le piccole auto elettriche e un riconoscimento più ampio del ruolo delle ibride.

“Bisogna passare dal dialogo strategico all’azione strategica, e in fretta. Altrimenti, il declino dell’industria automobilistica europea rischia di essere brutale”, ha avvertito Filosa, sollecitando la Commissione europea a rivedere la sua posizione.

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Il divieto del 2035 era stato approvato nel 2023 tra le proteste del settore, con una clausola di revisione fissata al 2026. Da mesi, però, le critiche si moltiplicano. Ola Källenius, CEO di Mercedes e presidente dell’ACEA, lo ha definito “irraggiungibile”, mentre BMW ha proposto di rinviare la scadenza al 2050. Sotto questa crescente pressione, Bruxelles ha già allentato alcuni obiettivi intermedi e, a margine del Salone di Monaco, si prepara ad aprire un nuovo dialogo strategico con le case automobilistiche.

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Filosa ha inoltre messo in guardia sulla fragilità del mercato dei veicoli commerciali leggeri elettrificati, ancora penalizzati da costi elevati e da una domanda debole: “La situazione minaccia decine di migliaia di posti di lavoro”, ha detto, ricordando l’importanza dello stabilimento Stellantis di Hordain, nel nord della Francia. Per questo chiede di rinviare di 3-5 anni gli obiettivi di decarbonizzazione nel settore LCV, per evitare ricadute sociali e industriali pesanti.