Stellantis, Mirafiori, sindacati annunciano la data dello sciopero: tutti i dettagli

M Magarini
Operai e impiegati Stellantis scendono in piazza a Mirafiori per protestare contro la crisi del settore e chiedere un piano di rilancio
Stellantis Mirafiori

Suonano le sirene a Mirafiori. Operai e impiegati Stellantis incrociano le braccia per protestare contro la crisi che attanaglia lo stabilimento torinese. Un’onda di rabbia e frustrazione si fa largo tra il personale, mentre il ricordo del passato glorioso suscita un misto di tristezza e orgoglio.

Stellantis: Mirafiori si mobilita per il futuro dell’automotive italiano

Mirafiori

Il complesso meriterebbe un destino migliore di quanto sembrano indicare le recenti manovre del gruppo, nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe. Mai come nel periodo attuale sembrano una profezia le parole del mai dimenticato Sergio Marchionne, il quale sosteneva che mai avrebbe stretto accordi coi francesi. Non è stato dello stesso avviso John Elkann, presidente del conglomerato, le cui mire globali rischiano di porre l’Italia in seconda fila.

Le pressioni esercitate dal Governo francese sono evidenti, altrimenti sarebbe impossibile da spiegare la differenza di investimenti. Benché il numero di veicoli realizzati in Italia regga il confronto, in terra d’oltralpe vengono gettate le basi del futuro elettrico. Entro il 2030 la gamma di Stellantis sarà del 100% a batteria nel Vecchio Continente, e almeno del 50% negli Stati Uniti. Eppure, di grosse commissioni agli impianti italiani non vi è neanche l’ombra.

Lo spettro della cassa integrazione incombe su oltre 5.000 lavoratori a Mirafiori, dove la produzione della Fiat 500e arranca e la Maserati Levante cesserà di essere prodotta a fine marzo. Il futuro del centro è appeso a un filo, con l’obiettivo di 200.000 veicoli all’anno sempre più lontano.

Le sigle sindacali puntano il dito contro Stellantis, accusando la classe dirigenziale di aver abbandonato Mirafiori. La Fiom definisce inaccettabile la situazione venutasi a creare: Mirafiori – ha osservato – richiede un nuovo modello, investimenti e certezze per il futuro. La mobilitazione del 12 aprile è appena l’inizio. I dipendenti reclamano a gran voce un impegno concreto da parte di Stellantis, del Governo e delle istituzioni locali.

La città di Torino, da sempre cuore pulsante dell’industria automobilistica italiana, si stringe attorno ai suoi lavoratori e si prepara ad affrontare una lunga e logorante battaglia per difendere il futuro di Mirafiori.

La transizione elettrica, la concorrenza globale e l’incertezza economica mettono a rischio la sopravvivenza di un intero settore. Ma la speranza è che la rabbia e la determinazione dei lavoratori di Mirafiori inducano a un cambio di passo. È cruciale definire un modello di business in grado di guardare al futuro senza dimenticare il passato, che faccia leva sui fasti di un tempo e sul prestigio del made in Italy per conquistare i mercati globali.

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