T&E attacca le Case sulle auto termiche: vivono in un mondo di fantasia aggrappandosi al passato

T&E attacca le Case sulle auto termiche: vivono in un mondo di fantasia aggrappandosi al passato.
T&E attacca le Case sulle auto termiche 1 T&E attacca le Case sulle auto termiche 1

Duro attacco T&E alle Case auto per le vetture termiche, dopo l’appello dell’Acea a Bruxelles. L’Associazione dei costruttori europei Acea scrive alla Commissione UE: stoppare subito il Green Deal auto elettrica, sì alle vetture a benzina pulite per la sopravvivenza del settore e per evitare disoccupazione e chiusure drammatiche. Sì quindi alla neutralità tecnologica. Ma la potente lobby verde Transport & Environment – che propugna le BEV col ban termico 2035 UE – attacca le Case. 

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Duro attacco T&E alle Case auto per le vetture termiche in tre passi

Diane Strauss, Director France T&E è perentoria.

  1. In un mondo che sta passando dal petrolio ai minerali, le Case automobilistiche europee si aggrappano disperatamente al passato, con il rischio di portare l’Europa sulla strada industriale sbagliata. Aprire la porta a soluzioni fittizie e costose (veicoli ibridi plug-in, carburanti sintetici) non farà che rafforzare la leadership della Cina nel campo dei veicoli elettrici.
  2. Le Case automobilistiche europee vivono in un mondo di fantasia se pensano che la Cina smetterà di innovare, mentre loro stesse cercano a tutti i costi di estendere la tecnologia del passato. Il prezzo delle batterie è diminuito di quasi un terzo negli ultimi tre anni. L’infrastruttura di ricarica è già installata sull’80% della principale rete autostradale dell’UE. E la maggior parte dei mercati emergenti sta già accelerando l’elettrificazione. La posizione dei produttori è tanto più problematica in quanto le vendite di auto elettriche in Europa sono aumentate del 40% da inizio anno.
  3. Questa lettera alla Commissione tradisce in realtà un opportunismo fuori luogo, che antepone i margini a breve termine delle imprese agli obiettivi a lungo termine del continente. Di fronte all’emergere dei grandi imperi, l’Europa deve, al contrario, rafforzare la sua politica industriale e rafforzare la sua ambizione a favore dei veicoli elettrici prodotti in Europa.
T&E attacca le Case sulle auto termiche: vivono in un mondo di fantasia aggrappandosi al passato

Sarà scontro Case-lobby green con la sinistra UE molto debole

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Spetta ai costruttori – da sempre con un profilo basso – rispondere per le rime, se intende. In passato, i CEO hanno sempre fatto finta di non sentire. Strategia che non ha pagato, rivelandosi un boomerang in un’era che vive di comunicazione.

Cos’è cambiato rispetto al Green Deal auto elettrica UE? Era il 2019. La sinistra imperava in Germania e Francia, al comando dell’UE, con girotondi e unicorni: tutto sulle BEV, dietro la spinta delle potenti lobby green. Adesso, la sinistra a Berlino è uno zombie che cammina, mentre Macron fronteggia un super debito mai visto. Il vento è girato: la politica non supporta più come prima i gruppi di potere verdi. Ecco perché nel 2026 l’UE ha davvero modo di eliminare il tragico flop elettrico che porta disoccupazione e instabilità sociale: l’auto a benzina e diesel pulita, l’ibrido per rinascere all’insegna della massima concretezza, dalla parte della libertà di scelta e della libertà di mercato. No alle derive insidiose verso obblighi basati su dogmi.

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