Volkswagen chiede un rinvio di Euro 7

Andrea Senatore Foto Autore
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Volkswagen sta spingendo la Commissione europea a ritardare l’attuazione delle norme sulle emissioni Euro 7 di circa un anno fino all’autunno del 2026. Questo secondo Automotive News Europe che cita un documento di posizione della casa automobilistica. La società sostiene che se i regolamenti entreranno in vigore nel luglio 2025, dovrebbe interrompere la produzione di diversi modelli. Inoltre, l’azienda vuole respingere gli ordini relativi alla polvere dei freni e al particolato da usura degli pneumatici.

Volkswagen chiede il rinvio di un anno dei nuovi regolamenti Euro 7

“Sono necessari diversi anni di lead time”, ha affermato VW nel suo documento di posizione. L’azienda sostiene che la mancanza di fornitori di componenti conformi alle normative è parte del motivo per voler ritardare le norme Euro 7. I costi sono un’altra preoccupazione.

L’UE ha recentemente raggiunto un accordo con la Germania che ha rimosso il previsto divieto dei motori a combustione nel 2035 . Invece, i veicoli alimentati da ICE devono funzionare solo con carburante elettrico sintetico entro quel momento.

Tuttavia, il capo del marchio Volkswagen Thomas Schäfer si è espresso in qualche modo contro l’e-fuel. Ha definito il dibattito “rumore inutile” e ha affermato che l’era del motore a combustione era “comunque finita”. Entro il 2030, il marchio prevede che l’80% delle vendite annuali sia costituito da veicoli elettrici.

Nel marzo 2023, Volkswagen ha annunciato che stava costruendo una fabbrica di batterie in Spagna . La produzione di celle inizia nel 2026 e il sito dovrebbe inizialmente produrre 40 giga-wattora di pacchi ogni anno. C’è spazio per espandersi fino a 60 GWh all’anno.

Volkswagen Golf 8
Volkswagen sta spingendo la Commissione europea a ritardare l’attuazione delle norme sulle emissioni Euro 7

Ricordiamo infine che Volkswagen intende anche diventare un fornitore di batterie per altre case automobilistiche . L’azienda vuole che la sua divisione PowerCo fornisca metà delle confezioni dell’azienda e venda il resto ad altre società, come ad esempio Ford.

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