Xpeng Aeroht, la divisione dedicata alle auto volanti di Xpeng, è finita sotto i riflettori dopo un grave incidente avvenuto durante il Changchun Airshow, nella provincia di Jilin, in Cina nord-orientale. Nel pomeriggio del 16 settembre, due velivoli eVTOL (electric Vertical Take-Off and Landing) della compagnia si sono scontrati in volo durante una prova, con conseguenze che sollevano importanti interrogativi sulla sicurezza di questa nuova frontiera della mobilità.
Secondo le prime ricostruzioni, i due mezzi stavano effettuando un’esercitazione di formazione biposto quando la distanza di separazione si è rivelata insufficiente, causando l’impatto. Uno dei velivoli è riuscito ad atterrare senza problemi, mentre l’altro ha subito danni strutturali e ha preso fuoco in fase di atterraggio.

Almeno un passeggero sarebbe rimasto ferito, ma fortunatamente non in pericolo di vita, come confermato dalle autorità locali. L’azienda ha chiarito che le operazioni di emergenza si sono concluse rapidamente e che sono in corso indagini per determinare le cause precise.
Gli eVTOL, che possono operare sia in modalità autonoma sia manuale, presentano rischi differenti, nel primo caso legati a possibili guasti software o pianificazione errata del percorso, nel secondo all’errore umano. L’episodio evidenzia chiaramente la complessità della gestione del traffico aereo a bassa quota, un contesto che richiede standard di sicurezza rigorosi e soluzioni tecnologiche sempre più sofisticate.
Fondata nel 2013 e formalmente istituita come divisione nel 2020, Xpeng Aeroht è guidata dal CEO He Xiaopeng e si propone come uno dei principali pionieri nel settore. L’azienda non sviluppa soltanto eVTOL, ma anche auto volanti modulari e modelli con tiltrotor. Il progetto più ambizioso riguarda proprio l’auto volante modulare, composta da un veicolo aereo collegato a una piattaforma madre in grado di ricaricarlo. La produzione in serie e le prime consegne sono previste entro il 2026, con un prezzo massimo fissato a 2 milioni di RMB (circa 281.000 dollari).

Il modello esposto all’airshow dispone di una cabina panoramica a 270 gradi, un sistema di controllo a leva singola e un’autonomia di cinque-sei voli con una sola ricarica, operando tra i 300 e i 500 metri di altitudine. Nel frattempo, il vettore terrestre modulare, capace di agganciarsi e sganciarsi automaticamente dal modulo volante, ha già raccolto oltre 4.000 ordini e ottenuto un permesso speciale di volo negli Emirati Arabi Uniti, dove sono iniziati i test con equipaggio.

Nonostante l’incidente, chiaramente, Xpeng Aeroht continua a investire nella costruzione di una fabbrica a Guangzhou, che dovrebbe avviare la produzione industriale entro la fine dell’anno.