Aprile 2024 pessimo per Stellantis in Europa, mentre piacciono le ibride Toyota

Ippolito Visconti Autore News Auto
Ad aprile 2024 in Europa Stellantis ha targato 166.534 vetture e perde l’1,5% per effetto del -2,3% di Peugeot, ma anche del -16,8% di Opel/Vauxhall, del -2,3% di Fiat, del -6,2% di Alfa Romeo, del -20,1% di DS e del -19,1% di Maserati, Dodge e Ram.
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Ad aprile 2024 in Europa Stellantis ha targato 166.534 vetture e perde l’1,5% per effetto del -2,3% di Peugeot, ma anche del -16,8% di Opel/Vauxhall, del -2,3% di Fiat, del -6,2% di Alfa Romeo, del -20,1% di DS e del -19,1% di Maserati, Dodge e Ram. Si salvano Citroën (+18,5%), Jeep (+17,5%) e Lancia (+7%). Eppure c’erano due giorni lavorativi in più, perché nel 2023 le festività pasquali caddero in quel mese. Il Gruppo va in controtendenza su tutto il mercato europeo che cresce ad aprile 2024, stando ai dati forniti dall’Associazione dei costruttori (Acea): 1.080.913 unità, il 12% in più rispetto al 2023. In parte hanno contribuito la crescita del 23,1% in Spagna, ma anche del 19,8% in Germania, così come del 10,9% in Francia e del 7,7% in Italia. Con le Bev che salgono del 14,8%. Comunque nel quadrimestre Stellantis è cresciuta del 2,9%, poco meno di VW (+4%) e Renault (+4,5%).

Classifica gruppi auto in Europa

Gruppo Volkswagen leader con 300.598 immatricolazioni. Secondo posto per Stellantis. Al terzo gradino del podio si piazza il gruppo Renault con 109.391 registrazioni (+11,6%). Gruppo Hyundai Kia al quarto posto grazie a 91.361 targhe e una crescita dell’1,8%: bene con +17,6% Hyundai e male con -10,6% Kia. Toyota boom con le sue ibride e le 84.329 immatricolazioni implicano un importante incremento del 42%: a gonfie vele anche Lexus. Le ibride nipponiche piacciono: fra l’elettrico estremo, costoso e poco pratico, e il vecchio termico, ecco la via giusta, l’ibrido. 

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Gli altri: sorpresa BMW che non piace solo in Cina

Gruppo BMW da analizzare: 74.551 le immatricolazioni mensili, per un incremento dell’11,6%. Ma è il marchio dell’Elica a salire del 23,2% mentre c’è il calo del 33,1% registrato dalla Mini. Sorprende: BMW senza Mini va a gonfie vele. Non piace solo in Cina. Segue la Mercedes-Benz con 54.160 targhe e un +4,8%. Ottavo posto per la Ford (-12,8% e 36.066 targhe), poi Volvo (+59%, 33.767), Nissan (+14,2%, 21.692), Suzuki (+33,7%, 17.318), SAIC (+12,9%, 17.091), Tesla (-2,3%, 13.951), Mazda (+17,2%, 13.742), Gruppo Jaguar Land Rover (+12,9%, 12.286). Boom Honda (+49,6%, 5.887), ok Mitsubishi (+19,8%, 3.771). 

Per Gian Primo Quagliano, presidente di Econometrica e Centro Studi Promotor, la transizione energetica ha incontrato difficoltà. Se si prende in considerazione la quota delle immatricolazioni di auto elettriche dell’intera Europa Occidentale nell’ultimo periodo, si scende dal 21,7% dell’agosto 2023 al 13,4% dell’aprile scorso. Disastro Italia:  la quota di auto elettriche, che aveva toccato il 5,1% in agosto 2023, è scesa al 2,4% ad aprile 2024. La domanda di BEV viene soprattutto dalle flotte, mentre latitano le richieste dei privati: prezzi elevatissimi e praticità d’uso bassissima.

Stellantis scatenata in Sud America col Bio-Hybrid: maxi investimenti

Mentre aprile mette malinconia in Europa, Stellantis è scatenata in Sud America. Piano di investimenti da 32 miliardi di reais (5,8 miliardi di euro): 30 miliardi solo per il Brasile. A Betim, sede storica Fiat 1976, investiti 14 miliardi di reais (2,5 miliardi di euro) dal 2025 al 2030: via alla nuova generazione Bio-Hybrid, un’evoluzione dei sistemi Flex a etanolo, mix biocarburanti con l’elettrifico. Abbiamo un sistema mild hybrid a 12 Volt, uno a due motori elettrici integrato nel cambio automatico e-DCT, più una Phev. Si punta a 1,1 milioni di motori all’anno: 40 nuovi modelli e 8 powertrain in cinque anni. Il presidente di Stellantis per il Sud America, Emanuele Cappellano ha detto che in Sud America, il brand cinese Leapmotor arriverà entro fine 2024: vede i cinesi “come un’aggiunta preziosa al nostro portafoglio, complementare agli altri nostri marchi in termini di posizionamento e innovazione”. Sì alla Suv C10, mentre la T03 è esclusa. Motivo: ci sono altre piccole in Brasile, no a sovrapposizione insidiose. Mistero: le Leapmotor verranno anche assemblate in Sud America? Nessuna risposta per ora.

Oggi Brasile e Sud America sono quello che era l’Europa 30 anni fa: libertà di spostamento, motori endotermici, nuovi propulsori bio particolari. I Gruppi auto tedeschi vendono auto premium in Europa, e auto popolari altrove: magari chissà Stellantis potrebbe fare altrettanto.

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