L’intelligenza artificiale si sta insinuando nelle nostre vite con una tenacia difficile da ignorare e sta conquistando l’abitacolo delle nostre auto. Quella che una volta era una funzione di infotainment o un comando vocale elementare, si sta trasformando in qualcosa di più colloquiale e più invasivo.
Il CEO di Ford, Jim Farley, ha recentemente dichiarato che gli assistenti basati sull’IA sono “molto importanti” e che ogni cliente dovrebbe averne uno in auto. La sua visione è che la versione Ford trascenderà il tipico assistente vocale per diventare qualcosa con cui si possa “parlare come se si fosse un compagno”. E l’Ovale Blu non il solo in questa corsa all’amico digitale.

Molte aziende stanno lanciando i loro assistenti AI. L’esempio più noto è Alexa+ di Amazon, definito in modo autocelebrativo come “l’assistente AI più intelligente e proattivo di sempre”. Questa nuova versione, però, è ancora in fase beta.
Nel settore automobilistico, la creatività si concentra sugli avatar. Mini ha introdotto Spike, un cane animato descritto come un “compagno di viaggio virtuale”. Mercedes ha risposto con il suo nuovo assistente virtuale MBUX, un “avatar vivente” a forma di stella. La nuova CLA, rilanciando, ha adottato sia ChatGPT che Google Gemini. Ma abbiamo davvero bisogno di un algoritmo loquace, magari a forma di cane, al posto di comando del nostro veicolo?
La necessità di un compagno di guida in formato AI sembra inesistente. Chi sente il bisogno di utilizzare un assistente vocale guidando? Certo, l’IA offre innegabilmente alcuni vantaggi utili come l’inserimento vocale di una destinazione o la ricerca di fermate vicine, come stazioni di servizio o ristoranti. Si possono anche regolare le impostazioni del veicolo senza togliere le mani dal volante, anche se a volte gli inciampi rendono la conversazione più frustrante che utile.

Mentre le case automobilistiche puntano tutto sull’interazione basata sull’intelligenza artificiale, la domanda resta: vogliamo davvero un avatar parlante o un algoritmo che ci comunica le previsioni del tempo nel cruscotto della nostra auto? Un altro discorso sarebbe poi “a che prezzo?”, ma è un’altra lunga storia.
